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Inizia con il piede giusto il 2016 delle spedizioni enoiche sul mercato Usa: nei primi due mesi dell’anno importazioni a +31,5% in quantità e +15,3% in valore sullo stesso periodo 2015. Bene l’Italia: +7,3% in quantità e +4,3% in valore

Italia
Inizia con il piede giusto il 2016 delle spedizioni enoiche sul mercato Usa

Inizia con il piede giusto il 2016 delle spedizioni enoiche sul mercato Usa, che riprende, in un certo senso, da dove aveva lasciato: nei primi due mesi dell’anno, secondo gli ultimi dati dell’Italian Wine & Food Institute (www.iwfinews.com), le importazioni hanno fatto registrare un consistente incremento, del 31,5% in quantità e del 15,3% in valore sullo stesso periodo del 2015. Un’impennata che non si vedeva da anni, estremamente positiva, e che per Lucio Caputo, presidente Iwfi, può indicare un deciso cambiamento di tendenza. Lo dimostrano anche i dati italiani: nel 2015 l’export tricolore verso gli Usa aveva superato i 2,5 milioni di ettolitri, per 1,3 miliardi di dollari, con un incremento del 4,2% in quantità ed una diminuzione del 2,2% in valore, ma nei primi due mesi 2016 le cose vanno decisamente meglio, con un aumento del 7,3% in quantità e del 4,3% in valore, un trend che, se sarà confermato, potrà portare a nuovi record. Grazie ai vini fermi, principalmente, ma fanno bene anche spumanti, vini liquorosi e Vermouth.
L’Italia detiene ora il 31,2% in valore ed il 24,5% in quantità del mercato d’importazione, ed il prezzo medio dei vini italiani imbottigliati risulta di 5,2 dollari al litro, contro i 8,5 dollari dei vini francesi (i più cari), ed i 3,3 dollari dei vini australiani (i meno cari). Positivi incrementi hanno fatto registrare anche quasi tutti i principali paesi fornitori del mercato Usa, dall’Australia all’Argentina, dal Cile alla Francia, dalla Spagna alla Nuova Zelanda, che lo scorso anno avevano subito delle considerevoli contrazioni, confermando la generale espansione del mercato vinicolo a stelle e strisce.
Da sottolineare anche il consistente incremento delle esportazioni di spumanti italiani che, nel bimestre in esame, hanno fatto registrare un incremento del 20,4% in quantità e del 35,1% in valore. Altrettanto positiva dei Vermouth, che hanno fatto registrare un aumento del 28,7% in quantità e del 27,5 in valore.

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