Le Indicazioni Geografiche italiane sono un patrimonio che rappresenta oltre 20 miliardi di euro annui nell'economia nazionale, coinvolgendo circa 900.000 lavoratori. Con ben 890 Indicazioni Geografiche, l'Italia è il leader mondiale in questo settore. Tuttavia, oggi questa ricchezza è minacciata dalle frodi, soprattutto sul web, dove fenomeni come usurpazione, evocazione e imitazione stanno crescendo in maniera preoccupante. L’Icqrf (Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi del sistema alimentare) del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf), che svolge 6.000 controlli online all’anno, ha già rimosso oltre 4.000 inserzioni irregolari di prodotti con indicazione geografica da siti di e-commerce e marketplace. Ed è per questo motivo che l’Ispettorato, con il Centro interuniversitario di Scienze della Sicurezza e della Criminalità delle Università di Trento e Verona (Cssc) si è posto l’obiettivo di mettere a punto un sistema di ricerca automatica sul web di usurpazioni, evocazioni e imitazioni delle Dop/Igp italiane mediante l’uso dell’intelligenza artificiale, che si ripromette di consolidare l’Italia in prima fila al mondo nella tutela del proprio patrimonio agroalimentare di qualità. Da questa volontà, nasce il progetto di ricerca Verifood - presentato a Vinitaly - che coniuga le competenze del Centro interuniversitario (specializzato nella ricerca applicata multidisciplinare sulla sicurezza a supporto delle investigazioni offline e online), con i dieci anni di esperienza di Icqrf nel settore del contrasto delle frodi alle Indicazioni Geografiche sul web.
Il primo dei “pilastri”, che sorreggono questo progetto è l’intelligenza artificiale, supportata dalla criminologia, dalle scienze cognitive e giuridiche: in questo modo si va a creare un sistema informativo innovativo, la “Verifood platform”, che identifichi, investighi e raccolga prove sulle frodi online contro le Indicazioni Geografiche. Progettata su misura a partire dalle esigenze operative di Icqrf, la piattaforma permetterà di rendere l’attività di monitoraggio online dell’ispettorato, già eccellenza a livello globale, ancora più efficace ed efficiente. Più in dettaglio il sistema si basa sull’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale più all’avanguardia, su analisi criminologiche e sul contributo degli scienziati cognitivi che traducono il pensiero e le metodologie di azione degli ispettori di Icqrf in regole per gli informatici. I giuristi invece sono chiamati a valutare la rispondenza fra il sistema e gli standard internazionali relativi, fra gli altri, data protection e governance, cybersecurity e digital forensic risk. Dopo un anno di lavoro, il prototipo è già in fase avanzata, dimostrando risultati promettenti nell'individuazione delle frodi. Il sistema, nei prossimi due anni, sarà calibrato, continuamente perfezionato e ampliato per coprire un numero sempre maggiore di Indicazioni Geografiche e migliorare la capacità di riconoscere annunci fraudolenti, anche attraverso le immagini. Alla fine dei lavori saprà anche individuare le frodi online più efficaci, ovvero quelle più concretamente idonee ad ingannare potenziali vittime, così da indirizzare gli sforzi degli ispettori in primis sugli annunci che hanno maggiori probabilità di successo. Alla base dell’intero progetto, poi, abbiamo la cooperazione tra gli attori qualificati, pubblici e privati, come i Consorzi di Tutela, le università e i centri di ricerca, per creare un network nazionale che ottimizzi le sinergie nel monitoraggio e contrasto delle frodi online, così come nella loro prevenzione. Sarà anche istituito il primo corso nazionale per la formazione specialistica multidisciplinare in questo ambito. E, infine, a completamento delle basi solide di Verifood, sta la sensibilizzazione: tra i punti focali del progetto, infatti, c’è quello di sensibilizzare il pubblico sull’importanza della protezione delle Indicazioni geografiche italiane. Anche l’università è chiamata a questo compito: attraverso comunicazioni online e offline, incontri formativi, conferenze, corsi universitari e pubblicazioni, si mira a coinvolgere i cittadini nella difesa dell’eccellenza agroalimentare del Paese.
Il progetto è stato presentato dal capo dipartimento dell’Icqrf Felice Assenza, alla presenza anche del direttore del Cssc e professore di Criminologia della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento, Andrea Di Nicola e del coordinatore scientifico del Cssc e professore di Diritto Penale del dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Verona Roberto Flor.
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