02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

iO Donna

Moscato o passito? I vini dolci ritornano e piacciono anche ai Millennials ... Vin santo o marsala? I vini dolci vengono riscoperti, anche nei cocktail, e sono premiati dai Millennials e dalle donne. Che li scelgono come compagni... Di chiacchierate...Non è chiaro perché i vini dolci siano tornati di moda, sarebbe un bel tema antropologico. In America, lo notavano i giornali specializzati già nel 2017. Piacciono alle donne. Le generazioni cresciute a coca cola e hamburger li trovano più facili, più vicini al loro palato, con buona pace dei sofisticati wine lovers. “È vero” dice l ‘enologo Roberto Cipresso, winemaker per Neff. “La dolcezza è il primo gusto che il bambino sperimenta con il latte materno, perciò è da lì che si comincia”. Quest’estate abbiamo avuto un ritorno di fiamma per la sangria (molto anni ’70). Prevedibile una rapida ascesa del vin brulé per l’inverno: è social, e si prepara in casa in trenta-quaranta minuti… A Castelmola, appena sopra Taormina, il vino alla mandorla da uve bianche Inzolia, che in parte arriva dalle cantine di Trapani, mette d’accordo plotoni di stranieri (“wonderful!”, “amazing!”, esclamano guardando dalla terrazza il cielo che si tuffa nel mare) e Generazione Z. C’è anche un Nero d’Avola Rossomandorla. E vogliamo parlare del Marsala?Nobile vino, declassato a ingrediente da cucina (scaloppine, zabaione), il Marsala ha un nuovo momento di gloria. Piace da aperitivo, da meditazione, da dessert. O nei cocktail: sta bene con mezcal e whisky. I vini dolci sono la frontiera non convenzionale dell’happy hour, “protagonisti assoluti di un aperitivo alternativo” sottolinea Manuela Cornelii, consigliera nazionale dell’Associazione italiana sommelier. “Parliamo di vini dolci bianchi a base di moscatello di Castiglione, o rossi passiti a base di Montepulciano, o ancora di vino cotto, ottima tradizione dell’Abruzzo”. Guadagna punti il Moscato d’Asti, che vedremo in televisione su Kitchen Sound, l’appuntamento di Alessandro Borghese su Sky. Lo chef presenta per gli abbinamenti ai vini a base di uva moscato, segreti e ricette del territorio, portando nelle case un tocco di “rural glam”. Ma la scelta, eccessiva, può mettere in imbarazzo. Abbiamo un catalogo infinito di possibilità, un’enciclopedia da consultare, dalla Valle d ‘Aosta (Moscato di Chambave) al Veneto (Torcolato di Breganze, Recioto di Soave), dal Trentino (Vin Santo) dalla Toscana (Aleatico e Vin Santo) all’Umbria (Sagrantino passito), arrivando al Sud con i Passiti di Pantelleria (Sicilia) Malvasia di Bosa (Sardegna), e di Salina (ancora Sicilia). Abbiamo il Piccolit, il principe dei vini dolci italiani, e lo Sciacchetrà ligure, prodotto con uve poco conosciute, chicche come il Verdicchio passito delle Marche, i quasi introvabili Bianco di greco passito della Calabria o il moscato di Terracina. A sdoganarli, le tendenze food che mixano con disinvoltura dolce e salato e suggeriscono accostamenti da provare (l’affascinante Ramandolo, Docg friulana, con il foie gras). I passiti e muffati dell’Umbria sono più da pasticceria, i Vin santi (Trentino, Toscana e Umbria) più adatti al cioccolato e ai formaggi erborinati. Ma non è vietato sperimentare. Altra novità: il recupero dei vini da conversazione/meditazione, al posto dei superalcolici. Nel diciottesimo secolo, nei salotti inglesi Sherry e Porto scorrevano come il tè. Alcuni vini con un buon contenuto di acidità, come il Verdicchio o le uve di Ischia (Biancolella, Forastera, San Lunario) sono perfetti per chiacchierare. Spiega Cipresso: «Anche se non raccontano un territorio (che cosa è lo zibibbo? Uva bruciata dal sole), l’eccezionale durata dei vini dolci fa sentire la storia, il passato. Io ho bevuto, a Sacramento, un Madeira del 1730, sopravvissuto a rivoluzioni e guerre, ed è stata una vera emozione». Un motivo in più per meditare con dolcezza.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su