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Io Donna / Corriere Della Sera

Happy a piccole dosi ... La tentazione scatta sul far della sera. E ha il gusto invitante dell’happy hour. La colpa è delle dosi elevate di alcol e cibo che lo trasformano in una bomba calorica. Sono 400, per esempio, le calorie “garantite” da un margarita grande; ma basta aggiungere 60 grammi di olive per superare le 530, proprio come una grande pizza margherita. È soprattutto l’alcol a mettere a rischio linea e salute: con un bicchiere da 200 ml - quelli da cento ml sono ormai una rarità - si va dalle 360 calorie di un kyr alle 350 di una piña colada, alle 560 di gin tonic o cuba libre. E pensare che le linee guida dell’Istituto di ricerca per la nutrizione e gli alimenti (www.inran.it) consigliano non più di due-tre dosi al giorno di alcol per gli uomini e una per le donne (una dose corrisponde a 123 ml di vino, (330 di birra, 40 di liquore). Il guaio è che le bevande alcoliche sono concentrati di calorie vuote: l’alcol si trasforma in minima parte in energia il resto diventa grasso di riserva, soprattutto addominale. Quindi il margarita e la pizza margherita si equivalgono, ma solo sulla carta: le loro calorie sono del tutto diverse. Quanto agli stuzzichini, spesso veri sostituti della cena, sono composti in massima parte da carboidrati e grassi: 50 grammi di arachidi, mandorle o pistacchi forniscono 300 calorie; 270 un pugno di patatine; cento un mini-tramezzino. Meglio puntare sulle verdure grigliate, sazianti e a basso contenuto calorico: da 30 a 60 per cento grammi. Da evitare le crudité, specie cipolline e carote: contengono da 7,5 a 8,5 grammi di zuccheri per etto e, unite all’alcol, danno un immediato effetto gonfiore.

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