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Io Donna / Corriere Della Sera

Terre gentili (e abbondanti) … Poco mondane e defilate, le Marche sono in testa alle classifiche fra le mete preferite dagli stranieri. E sempre più italiani riscoprono queste terre gentili, modulate da morbide colline su cui svettano antichi villaggi fortificati. Che strizzano l’occhio alla tradizione ma si aprono all’innovazione. Ai capolavori della natura fanno da contrappunto i prodigi dell’arte, e quelli della buona tavola. Dove gustare sapori genuini. In un itinerario che tocca borghi gioiello fra i monti Sibillini, colline a pettine e spiagge di velluto. Uno di questi è Fermo, custode di inestimabili tesori d’arte, chiese medievali e palazzi rinascimentali. Come Palazzo dei Priori, sede della Pinacoteca Civica, dove fino al 25 settembre si visita la mostra Osvaldo Licini - Giorgio Morandi. Divergenze parallele che approfondisce il rapporto artistico e umano dei due geni della pittura del XX secolo (centrostudiosvaldolicini.it). In piazza del Popolo L’Enoteca serve salumi e formaggi artigianali con vini regionali e nazionali. Per dormire, il miglior indirizzo è Palazzo Romani Adami, dimora settecentesca trasformata in b&b con appartamenti aperti su cortili, orti e terrazze. A pochi metri, Da Emilio, si gustano i tradizionali maccheroncini di Campofilone con funghi e frittura mista all’ascolana. Ma il posto più nuovo è z8o gradi, un locale trasformista, che cambia col passare delle ore: per colazione, pane di oltre 20 tipi e brioche a lievitazione naturale; per il lunch, insalate e sfizi; nel pomeriggio, tè e dolci. Alle r8 l’aperitivo e la sera cena a lume di candela con piatti rivisitati e musica avvolgente. Fuori porta, l’azienda agricola Sua- via Picena è specializzata nell’allevamento di bovini di Razza Marchigiana. Oltre a fare acquisti golosi, nel punto Eating &Sbopping si degustano carpacci e carne alla brace, salumi e formaggi a latte crudo. In campagna, si prenota a Torre di Palme dove è appena stata aperta Villa Lattanzi, elegante residenza settecentesca con bosco e vista mare. Nel ristorante, aperto anche agli esterni, solo materie prime a km zero. E le ricette di Sergio Zarroli, chef con la passione della botanica. Eccellente carne, cotta alla brace, si ordina al Ristorante Lu Focarò, nel delizioso borgo medievale, dove non è raro incontrare imprenditori della zona come Diego Della Valle. Pane, paste e focacce fatte in casa, tortelloni di ricotta, biscotteria sono le specialità di Patrizia che ha aperto anche il b&b Torre di Palme, poche camere con letti in ferro battuto e lenzuola ricamate a mano. Dopo appena 7 km, a Lapedona, tappa al Frantoio Giuseppe De Carolis, che produce extravergine d’oliva di prima qualità macinato a freddo.
LO SHOPPING GASTRONOMICO CONTINUA nel Piceno in un décor di colline coltivate a vite, da cui provengono vini da scoprire in tutte le loro sfumature. Come nella cantina hi-tech Le Caniette di Ripatransone, che ogni anno colleziona premi per i suoi bianchi e rossi bio. Si può dormire a Casa Pazzi, a Grottammare Alta, tra giardini pensili di aranci, palme e fichi d’India. Le occasioni golose? Alla Locanda Borgo Antico: pizza di formaggio, ciauscolo, costata di scottona e fritto all’ascolana, o all’Osteria dell’Arancio, bottega alimentare anni Cinquanta, famosa per gnocchi di patate, pannocchie e piccione arrosto. A Offida, all’Enoteca Regionale Vinea, nell’ex convento S. Francesco, si degustano e si comprano i migliori vini marchigiani, oltre 550 in esposizione. Ma chi cerca rarità deve andare all’Azienda Agricola Barone di S. Giuseppe dell’Olmo. Il suo Ballata è uno strepitoso blend di Sangiovese, Montepulciano e Cabernet che ha conquistato ristoranti internazionali e celebrities. Da qui, in nemmeno mezz’ora si giunge ad Ascoli Piceno, che rapisce per la sua luminosità. Complice il travertino, con cui è costruita l’intera città. Tappa d’obbligo il Caffè Meletti, bar-pasticceria Liberty, ritrovo di artisti e intellettuali. Ci si va per un aperitivo o per l’anisetta con la mosca: un liquore a base di anice servito con chicchi di caffè. Fra i vicoli della città, si dorme alla Residenza xoo Torri, soffitti a volte con mattoni, parquet di rovere grezzo, arredi moderni nei toni naturali. Chi preferisce la collina opta per Villa Cicchi, alle porte di Ascoli, con camere affrescate fra uliveti secolari, vigneti, orto e frutteto. Nella bottega (Le Ghiottonerie Biologiche) si fa incetta di olio, marmellate e confetture (insolite e tradizionali) fatte in casa. Nel ristorante, imperdibile il fritto misto all’ascolana. Il migliore..

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