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Io Donna

Weekend nel verde ... A Rolle, nell’Alta Marca Trevigiana, una foresteria tra i vigneti del Prosecco offre raffinata ospitalità. E propone itinerari di gusto alla scoperta delle erbe spontanee... Una manciata di colline scoscese tra Valdobbiadene, Conegliano e Vittorio Veneto, all’ombra delle Dolomiti Bellunesi. Con il sambuco ai margini delle strade che cede corolle di fiori bianchi. E il terreno, a tratti argilloso, sabbioso o ghiaioso che nutre in modo alchemico la vite del Prosecco. A Rolle, nel cuore dell’Alta Marca Trevigiana, doc del Prosecco di Valdobbiadene, viveva, in un eremo cistercense del XVI secolo, l’erborista-indovino-attore-astronomo Nino Mura. Che sul biglietto da visita si dichiarava “poeta contadino”.
E veniva chiamato Duca di Dolle. La “r” di Rolle non garbava all’amico Andrea Zanzotto, grande poeta e vicino di casa, che nel 2005, in Colloqui con Nino, ha raccolto le storie, le parabole e le profezie del conterraneo. La casa intonacata abitata fino alla morte da Mura, ai margini di quel borgo di Rolle protetto dal FAI, ha compiuto la sua metamorfosi.
Rilevata da quei Bisol viticoltori in terra trevigiana già dal 1548, è diventata, con il nome di Relais Duca di Dolle, la foresteria della cantina di famiglia. La posizione, in leggera altura, dominante una conca di colline coltivate a Prosecco, Pinot bianco e Chardonnay deve aver senz’altro giovato all’estro del poeta contadino. Un effetto che fa tutt’ora, nelle notti di luna, ritmate dai grilli, a chi è di passaggio. Nella casa principale hanno trovato spazio una piccola reception e la saletta colazioni dal tono campagnolo, con pentole in rame, ferri da stiro, volumi sul territorio e un immancabile camino.
Al piano di sopra e nel vicino fienile sono stati ricavati Otto appartamenti: eccezionalmente spaziosi, arredati con mobili di neo arte povera e lavabi di ultimo design, affacciati a una piscina a forma di “posa”, la pozzanghera-abbeveratoio delle campagne trevigiane, con chaise longue disposte tra vecchi gelsi. Sembra il posto perfetto per fare niente. O per partire in passeggiata alla ricerca di erbe spontanee, andare a cavallo o in cantina per una degustazione di Prosecco. Se si forma un gruppo si possono richiedere lezioni di cucina. Condotte dall’ex capitano di lungo corso Francesco Da Broi che inizia ai misteri delle erbe di campo: i fiori di robinia e di sambuco per le frittelle, il cardo per le minestre, la rosa canina per le marmellate, il timo serpillo per la grappa. Agli aficionados della sciabolata è dedicato il secondo weekend di luglio, data in cui il Gran Maestro Jean Claude Jalloux di Reims inizia al rito e incorona i nuovi ambasciatori della Confraternita della SciaboIa d’Oro. Già Caveau de Sabrage, unica sede italiana di iniziazione all’apertura dello Champagne con il colpo secco della sciabola, al Relais Duca di Dolle stanno studiando una variante nostrana. Che abbini la lama del fioretto al Prosecco. In uno stile tutto italiano che renda giustizia a quest’angolo di campagna arcaica dedicata al perlage.

Relais Duca di Dolle, via Piai Orientali, Rolle di Cison di Valmarino, Tv
Tel. 0438.97 5809, www.bisol.it  

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