In controtendenza sui mesi precedenti, crolla, per la prima volta, nel 2020, anche la produzione alimentare, con una perdita di oltre 1,5 miliardi a marzo per la chiusura di bar, ristoranti pizzerie, gelaterie e agriturismi. A dirlo è la Coldiretti, in riferimento ai dati Istat sulla produzione alimentare, che segna una riduzione del 6,5% a marzo, rispetto allo stesso mese del 2019. In questo contesto è particolarmente rilevante l’annuncio del Governo e delle Regioni sulla possibile riapertura delle strutture di ristorazione per far ripartire una importante fetta dell’economia nazionale.
Il lungo periodo di chiusura - sottolinea la Coldiretti - sta pesando su molte imprese dell’agroalimentare made in Italy, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco e sui quali gravano anche le difficoltà all’esportazione con molti Paesi stranieri che hanno adottato le stesse misure di blocco alla ristorazione. La spesa degli italiani per pranzi, cene, aperitivi e colazioni fuori casa prima dell’emergenza Coronavirus - conclude la Coldiretti - era pari al 35% del totale dei consumi alimentari degli italiani.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024