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ATTUALITÀ

Italia leader nella produzione della pasta: 3,6 milioni di tonnellate per un fatturato di 7 miliardi

Belpaese in testa anche nei consumi con 23 chili annui pro-capite, Turchia e Usa nel podio tra i Paesi produttori
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I tortellini, uno dei formati più tipici di pasta made in Italy

La pasta si identifica nell’Italia, trovando lungo lo Stivale la sua migliore espressione produttiva, frutto della maestria dei pastai, delle più moderne tecnologie ma anche di un’esperienza secolare inimitabile. Non sorprende, pertanto, che il Belpaese (nonostante una preoccupazione crescente sul prezzo del grano, come abbiamo scritto più volte su WineNews) si confermi leader tra i Paesi produttori grazie a 3,6 milioni di tonnellate con la produzione mondiale che è arrivata a sfiorare i 17 milioni di tonnellate. Il 20% della pasta, alimento tra i più consumati al mondo, è dunque prodotto in Italia che precede Turchia ed Usa con un fatturato che sfiora i 7 miliardi di euro. Gli italiani sono i più affezionati consumatori di pasta con circa 23 chili annui pro-capite e un totale di 1,3 milioni di tonnellate consumate, ma anche quelli che più di tutti la fanno conoscere al resto del mondo, basti pensare che oltre la metà (circa il 61%) della produzione nazionale di pasta è destinata all’estero. Il buon andamento dell’export è confermato da un’elaborazione dell’Unione Italiana Food su dati Istat (gennaio-dicembre 2023) e, quindi, oltre 2,2 milioni di tonnellate esportate (-3,7% sul 2022) a fronte di un valore pari a 3,8 miliardi di euro (+3% rispetto al 2022). Nella “geografia” dell’export 1,5 milioni di tonnellate è destinato ai paesi dell’Ue mentre quasi 780.000 tonnellate finisce negli altri continenti. Da segnalare le crescite tra il 5 e il 20% in Brasile, Israele, Finlandia, Slovenia, Albania, Marocco, Perù, Lussemburgo, Portogallo ma meglio ancora fanno Libano, Australia, Somalia, Georgia, Cuba, Egitto, Pakistan, Nepal (tra il 20 e il 50%) con tanto di exploit in Asia e quindi Mongolia, Pakistan e Sri Lanka (sopra al 50%). Segnali positivi arrivano anche da alcuni paesi africani, è il caso di Camerun, Ruanda, Mozambico e Nigeria, favoriti probabilmente da un piccolo incremento del turismo in queste zone. Un “desiderio” di pasta dimostrato anche dal fatto che sono quasi raddoppiati in venticinque anni i Paesi dove si consuma più di 1 kg pro-capite di pasta all’anno: dietro all’Italia con 23 kg, ci sono i 17 kg della Tunisia, il Venezuela (15 kg), la Grecia (12,2 kg), il Perù (9,9 kg), il Cile (9,6 kg), gli Stati Uniti (8,8 kg), la Turchia (8,7 kg), l’Iran (8,5 kg), la Francia (8,3 kg) e la Germania (7,9 kg).

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