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Italia leader nella risicoltura in Ue, grazie al Piemonte: il comparto vale 500 milioni di euro

Un primato celebrato a “Risò” a Vercelli, dove il Ministero dell’Agricoltura ha lanciato l’“Alleanza dei produttori europei di riso”

Con il 56,7% della superficie europea coltivata e 1,4 milioni di tonnellate prodotte nel 2024, l’Italia conferma il suo primato nella risicoltura: un comparto che vale oltre 500 milioni di euro e che negli ultimi 10 anni è cresciuto del 30%, secondo i dati di Confagricoltura Piemonte. Una filiera, quella tricolore, composta da 3.531 aziende con il riso lavorato predominante (73%) seguito dal parboiled (25%) e dall’integrale (2,5%) mentre tra le varietà più richieste spiccano il Carnaroli (17,1%) e l’Arborio (11,6%). È il Piemonte, storicamente, la principale regione risicola d’Italia con una superficie coltivata pari a 114.000 ettari, ovvero il 52% sul totale nazionale e la stessa percentuale per volumi di produzione: una particolare area geografica che è espressione di identità, tradizione, qualità e cultura.
E qui che, da oggi al 14 settembre, “Risò, il Festival Internazionale del Riso” trasforma Vercelli nella capitale del riso italiano ed europeo, con 7 risaie risaie italiane che simbolicamente la invadono
(ognuna con una varietà classica del riso italiano: Roma, Carnaroli, Arborio, Baldo, Sant’Andrea, Vialone Nano e Ribe), ma anche con i “Borghi delle vie d’Acqua” e le terre della Baraggia, ultima porzione della “savana” europea, tra borghi incantanti, castelli e monasteri, e l’eredità millenaria delle Grange, che narreranno gli elementi imprescindibili del territorio: terra, acqua, riso e persone. Ad aprire il festival, è stato “The future of Eu rice sector: a common strategy”, convegno al Teatro Civico con il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ed i massimi livelli istituzionali del settore agricolo dei Paesi europei produttori di riso (Spagna, Grecia, Portogallo, Francia, Malta, Romania, Bulgaria, Ungheria, oltre alla Fao con il dg Maurizio Martina e l’Agenzia Ice con il presidente Matteo Zoppas). “A Risò - ha detto il Ministro - lanciamo l’Alleanza dei produttori europei di riso. Non saremo mai leader nelle quantità, ma la qualità dei nostri chicchi è inarrivabile. Difendiamo questo primato dalle importazioni che non rispettano i nostri standard di qualità, di tutela dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori. L’Italia, primo produttore di riso in Europa, insieme agli altri Paesi produttori lavorerà per valorizzare questa eccellenza e proteggere il lavoro e la storia dei nostri agricoltori. Il cibo è cultura, il riso è vita. Non dimentichiamolo”.
E dove è intervenuto anche Cristiano Fini, presidente Cia-Agricoltori Italiani, che ha detto come “con 226.000 ettari coltivati nel 2024 e una produzione da 1,4 milioni di tonnellate, concentrate per il 90% tra Piemonte e Lombardia, l’Italia mantiene di gran lunga la leadership europea. Per questo - ha spiegato - è importante che proprio da qui, e con il nostro Paese capofila, parta un confronto più ampio per costruire una strategia veramente unitaria sul riso, tanto più davanti a sfide come i cambiamenti climatici e dinamiche di mercato globali sempre più complesse”. “Gli agricoltori - ha sottolineato il presidente Confagricoltura Massimiliano Giansanti - sono chiamati ad affrontare temi complessi, a partire dal posizionamento nei nuovi mercati, gli accordi internazionali, i cambiamenti climatici, l’uso delle risorse idriche, e non ultimo, una burocrazia sempre più pressante. È necessaria una forte politica di promozione, accompagnata da innovazione, ricerca e coordinamento tra regioni per mantenere salda la posizione acquisita dal comparto risicolo italiano in Europa e nel mondo”.
Tornando agli appuntamenti del festival, la Regione Piemonte racconta anche le proprie eccellenze agroalimentari e il nuovo brand in “Piemonte Is - Eccellenza Piemonte” con un brindisi con le bollicine dell’Alta Langa Docg, “Vino dell’anno” 2025, mentre con il Museo Nazionale del Cinema di Torino è esposta la mostra fotografica “Le donne di Riso Amaro” (Galleria dei Benefattori), senza dimenticare il “RisòFF - il Fuori Festival” con eventi enogastronomici e culturali in tutta la città e con le “Risò Night”. Ma è anche possibile visionare il “Vercelli Book”, uno dei più antichi manoscritti in inglese antico, ed assistere ad una conferenza con lo storico Alessandro Barbero nella Basilica di Sant’Andrea.

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