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ITALIA OGGI

Ho portato il vino su internet, la via più moderna per creare valore ... La vita e le passioni di Alessandro Regoli, fondatore del portale Winenews.it. Alle aziende vinicole serviva visibilità. Il futuro nel commercio on-line... Da un tranquillo percorso universitario, a Lettere, alla leadership italiana nella comunicazione del vino su internet. Dalla realtà locale a quella nazionale. Un bel salto, indubbiamente. Per Alessandro Regoli, 42 anni, ilcinese doc, non è stato però un salto nel buio, ma un percorso lineare. Al tradizionale inizio nella comunicazione (giornali e radio locali, poi la collaborazione con la Nazione di Firenze) si sostituiscono presto le prime consulenze aziendali. È però internet a mutare la rotta di Regoli, sempre affiancato dalla moglie Irene. “Ho compreso subito che era un mezzo fortissimo per comunicare”, dice oggi.
“Alla fine degli anni 90 eravamo consulenti di grandi cantine e internet permetteva di fornire loro una comunicazione nuova”. Da allora, la corsa del portale Winenews.it ha avuto solo accelerazioni. “Irene e io”, spiega Regoli, “abbiamo capito presto che il portale stava avendo un successo crescente. Abbiamo affiancato alle informazioni sulle imprese sempre più notizie sul territorio sul mondo del vino, su realtà estere”. Oggi, a meno di dieci anni da quella prima avventura, la realtà di Wine news è molto articolata: c’è il portale Winenews.it, che ogni giorno fornisce notizie sul mondo del vino, sondaggi, inchieste; ci sono i Quaderni di Wine News, mensile più dedicato agli specialisti; c’è infine Winenews tv. La tv su internet è utilizzata nel corso di eventi particolari legati al vino, con presentazioni, interviste sul campo, notizie. La struttura, in dieci anni, è cresciuta. Oggi occupa sei persone affiancate da cinque collaboratori. “Il sito”, sottolinea Regoli, “è nato e resterà gratuito, è la nostra filosofia. Il guadagno arriva dai banner e la notorietà arriva dall’informazione fornita ai media”.
I numeri non sono da poco: il portale viaggia sui 130 mila accessi unici al mese, con 40 milioni di pagine lette all’anno, i Quaderni, una newsletter di cinque pagine, sono inviati ad alcune decine di migliaia di specialisti del settore, la tv, ultima nata, ha già 15 mila accessi al mese, con possibilità di scaricare le immagini con mp3. Tutti questi strumenti sono sinergici e da poco sono scaricabili anche su telefonino. Ora la “premiata ditta” ha lasciato quasi del tutto la comunicazione aziendale (tra i nomi eccellenti anche quelli di Zonin, Caprai, Umani Ronchi) e cura principalmente l’immagine dei territori e dei consorzi, come quello di Montalcino e di Montefalco. Ma fornisce collaborazione anche al Vinitaly.
Regoli sta già lavorando a nuovi progetti: primo fra tutti, quello del portale in inglese, da lanciare sui mercati internazionali. Nel cassetto c’è quello del commercio on-line, “ma è tutto da pensare”. Quando non pensa a internet ama soprattutto la buona cucina (ce lo vedete un ilcinese doc inappetente?), ma anche storia e arte. Inevitabile chiedergli qual è il suo vino preferito. Non banale la risposta: “In assoluto, insieme al Brunello, amo molto Avi di San Patrignano e i vini di Libera Terra. Oltre alla qualità intrinseca, c’è anche un impegno etico dietro a quelle bottiglie. Il concetto di eticità dovrebbe entrare di più nel mondo del vino”. A un buon bicchiere si affianca, costante, un vero e proprio culto: quello per i vari “cru” di prosciutto. E lui, toscano verace, stravede per quello di Parma. Nei (pochi) momenti di relax si rifugia a Bolgheri, luogo ideale per pensare, tra collina e mare, con la moglie Irene e i figli Daniel e Alex. Giorni intensi dal punto di vista intellettuale, con libri di storia o romanzi divorati in pochi giorni e una costante rilettura dei classici, “meglio se toscani, come Dante, Boccaccio e Guicciardini”, tiene a precisare. Non ama le mete esotiche e neppure mode e orpelli. Gli orologi? “Continuo a portare quello di mio padre”. Le scarpe? “Ho un debole per gli stivaletti Tod’s”, ammette. Ma l’unico vero lusso che sì è concesso è il Suv Q7 Audi, che lo porta dovunque con la famiglia. Poi, finite le vacanze, di nuovo al lavoro, al vino e a internet. E la storia continua...

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