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ITALIA OGGI

Il valore dei vigneti aggancia il brand del vino prodotto ... Gli effetti della recessione sono entrati anche nei prezzi dei vigneti che, nell’ultimo biennio, hanno registrato un calo dei valori medi. Difficile dare o stabilire un valore puntuale medio che possa valere per tutto il mercato enologico, ma mediamente il 2010 potrebbe chiudersi con un ribasso intorno al 10%. Un valore che si aggiungerebbe alla correzione già registrata nel 2009 che, secondo WineNews, si è attestata su un meno 30%. Si tratterebbe quindi di un aggiustamento importante dai valori massimi registrati nei primi anni di questo secolo.
In verità esprimere valori in un mercato così specifico, segmentato e con ridotte transazioni quale è
quello vitivinicolo è davvero difficile. Le condizioni nelle quali si perfezionano le non significative cessioni possono variare da caso a caso ed essere molto condizionate dalle situazioni contingenti, mentre la posizione e la storia del terreno enologico oggetto di valutazione può influenzare non poco il prezzo. Quindi formulare generalizzazioni è davvero non facile. Resta il fatto economico che il vino è legato comunque al territorio dove viene prodotto, in termini di conoscenza e penetrazione commerciale di tale territorio sui mercati anche internazionali, ed al brand dell’impresa che lo produce. Il valore di un terreno vinicolo, quindi, inevitabilmente è la risultante della triplice sommatoria del valore medio della zona enologica considerata, del vino in esso prodotto in termini di vitigno e del valore dell’asset immateriale brand dell’azienda produttrice. Ne discende che la valutazione del prezzo effettivo di vendibilità del terreno è molto correlato agli effetti prodotti dalle altre variabili che sono specifiche della singola situazione imprenditoriale. Da
ciò deriva che la migliore valorizzazione del patrimonio fondiario vinicolo discende dalla capacità di gestire congiuntamente il triplice effetto delle forze interessate: brand aziendale, vitigno, posizione e caratteristiche del terreno. I terreni vinicoli sui quali si produce un brand di successo internazionale hanno una valutazione che si sgancia o può sganciarsi completamente da quella teorica dei terreni stessi, mentre i terreni nei quali si producono vini di maggior successo sui
mercati internazionali tendono a registrare una maggior capacità di tenuta nel tempo del prezzo
del terreno. Per gli investitori interessati a valorizzare il proprio investimento in terreni vinicoli è importante una gestione finalizzata. Rispetto al passato il valore di un terreno agricolo, al pari di quello di altri asset, può variare significativamente in conseguenza delle polìtiche gestionali seguite dall’investitore in termini di produzione decisa e di successo dell’impresa collocata nel terreno. Per sganciarsi dal valore semplicemente “agricolo” di un terreno vinicolo gli investimenti nella valorizzazioni degli asset intangibili di un’azienda vinicola sono forse oggi perfino più importanti dell’andamento del prezzo nel tempo dei terreni sui quali il vino si produce. Una strategia gestionale tipica del capitalismo più avanzato.

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