Ragù: è finito il tempo in cui era un perfetto sconosciuto. Perché in questi giorni che stiamo a casa costretti dall’emergenza, tutti o quasi, hanno cucinato almeno una volta ricette come questa, riscoprendo la più autentica tradizione italiana, un patrimonio che, nei ritmi frenetici della quotidianità mettiamo da parte, ma che abbiamo nel Dna e ci accomuna. Gli ingredienti? Tutti made in Italy, acquistati dopo una lunga coda al supermercato o arrivati direttamente a casa anche dal piccolo negozio di fiducia, nell’eccezionalità dei tempi che viviamo. C’è chi ha rispolveraro le ricette di famiglia, chi ha seguito in diretta web un grande chef e chi ha chiesto consigli nelle chat degli amici. Tutti si sono fatti un selfie, una “storia”, un video e lo hanno postato: e sono diventati “virali”, spingendo i propri followers a fare altrettanto. Ecco, secondo Winenews, il più genuino gesto di italianità che si sta compiendo in questi giorni in ogni casa. E come in un vero rituale il vino non manca, conservato in cantina, immancabile anche nella lista della spesa oculata o acquistato online (con crescita a doppia cifra in gdo e addirittura a tripla nell’e-commerce in questo periodo), dopo averlo virtualmente scoperto grazie ad aziende e sommelier sempre più social. Consapevoli che se abbiamo scelto un vino italiano, abbiamo dato una mano al Paese. Ma aspettando di tornare a stapparlo insieme, nei territori e con i produttori, e quando i locali riapriranno, perché va bene parlarne, ma, poi, il vino va bevuto.
Intanto il mondo del vino, prendendo spunto da quello del cibo, sperimenta nuove frontiere, dalla consegna di vino a domicilio alla comunicazione virtuale. E se per WineNews il web è pane quotidiano, dalle news sul wine&food ai viaggi virtuali nel suo mondo con la web tv, alle newsletter che consigliano i vini da stappare ogni settimana ed i territori da scoprire ogni mese, in questi giorni sui social abbiamo lanciato sondaggi - con la conferma che per il 57% degli italiani il wine&food è l’occupazione principale di questi giorni - quiz e hashtag (#ioscendoincantina), tra una citazione e l’altra di vino, per appassionare e divertire chi ci segue su Facebook, Instagram & Twitter, e invitando tutti a bere italiano (lo abbiamo fatto anche in radio, con Decanter su Radio2 per la campagna #iobevoitaliano). Ma sono tante le cantine che, nel pieno rispetto della campagna #iorestoacasa, fanno altrettanto, con iniziative che vanno dalle spedizioni gratuite alle degustazioni guidate da esperti in video conferenza (o per gli esperti come i digital tasting della Cantina La-Vis), passando per live streaming per incontrarsi e chiacchierare di vino su Facebook: con #acasaconnoi Umberto Cesari li propone tutti assieme, donando 4 euro per ogni pack di vino acquistato al Policlinico S. Orsola di Bologna. O come #iobevoacasapaladin di Casa Paladin che ha selezionato vini dedicati a pranzi e cene fatti in casa, donando per ogni confezione acquistata 15 euro all’Ospedale Sacco di Milano. Tutti stanno dando una mano di persona o attraverso donazioni per aiutare l’Italia, dal Gruppo Italiano Vini alle Cantine Riunite & Civ, dai Consorzi dell’Asti e della Barbera d’Asti a quello del Prosecco Docg, fino a Tannico, ma anche dal Grana Padano a Ferrero, da S.Pellegrino a Esselunga, da Eataly a Lavazza (come abbiamo raccontato), ed ai quali se ne aggiungono continuamente altri, come Valdo Spumanti a supporto degli Alpini che hanno riaperto l’Ospedale di Valdobbiadene.
E per sensibilizzare gli italiani costretti a casa a continuare a comprare vini di qualità, il Movimento Turismo del Vino Toscana ha sposato la campagna #iorestoacasa, promuovendo l’acquisto diretto da casa on line delle cantine socie, premiando il selfie più bello, con una selezione di vini toscani, of course. Aspettando di tornare a fare enoturismo, nei webinar con i “Dialoghi sul turismo enogastronomico” promossi dalla professoressa Roberta Garibaldi, autrice del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano, professionisti ed operatori del settore, continuano a scambiarsi idee ed esperienze per il futuro del settore.
Poi ci sono i sommelier, che, con le aule chiuse, sono sempre più influencer. Gli assaggiatori dell’Onav postano degustazioni da casa nel grande tasting virtuale #ilvinociunisce, l’Ais ha lanciato #ladistanzanoncidivide con una serie di video-racconti di vitigni, produttori e territori guidati dai suoi esperti, la Fondazione Italiana Sommelier appuntamenti live con i suoi docenti, e la Fisar, tra letture e musiche enoiche, documenta la quotidianità di un sommelier.
Tornando al cibo, cucinare è il passatempo casalingo per eccellenza, dagli adulti ai bambini, per i novelli chef e per i cuochi professionisti che hanno spento i fornelli dei loro ristoranti stellati per accendere quelli di casa in diretta sui social - WineNews ne ha fatto una cena stellata, con Massimo Bottura, Antonia Klugmann, Moreno Cedroni, Andrea Berton (che ha lanciato anche i restaurant bond, acquisti una cena oggi per consumarla domani nel suo Ristorante Berton a Milano, formula che arriva dagli States e di cui abbiamo già parlato, ndr) e Iginio Massari - ma anche e soprattutto per scendere in campo per combattere l’emergenza al fianco di medici e volontari, preparando i pasti per gli ospedali come la famiglia Cerea alla Fiera di Bergamo, L’Arcangelo, Pipero e Roscioli insieme per lo Spallanzani di Roma, per le case di riposo per anziani o per i senzatetto come fa Franco Pepe a Caserta, per raccogliere fondi per sostenere le strutture sanitarie del Piemonte con la campagna #chefperilpiemonte lanciata dall’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, tra donazioni e video ricette da condividere su Instagram. Ma anche i foodblogger più seguiti cucinano a ritmi frenetici: con i suoi quasi 600.000 followers, Chiara Maci pubblica ricette per ogni momento della giornata. E se il Comune di Forlimpopoli cerca lettori per una grande lettura virtuale e condivisa di ricette de “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi, anche Le Cesarine hanno chiuso gli home restaurant e acceso gli schermi per insegnare a cucinare dalle loro case.
E come per i vini, per procurarsi gli ingredienti, prediligendo i prodotti italiani (per garantire l’approvigionamento Coldiretti ha messo insieme agricoltori, industrie e le principali insegne della gdo, la Cia ha lanciato un mercato virtuale per acquistare i prodotti degli agricoltori più vicini a casa), anche la spesa arriva a domicilio, dalla grande distribuzione come fa Coop - è di oggi l’annuncio del leader italiano del blocco dei prezzi su tutti i prodotti per i prossimi due mesi, ndr - ai negozi di vicinato dei piccoli borghi, con l’aiuto di tanti volontari. Ma per chi non può rinunciare al food delivery e al cibo ready to eat, TheFork e la Fipe si sono unite per promuovere anche le consegne a domicilio che effettuano i loro ristoranti.
Di certo c’è che, dai brindisi virtuali alle tavolate social, per tutti il motto è #iomangioitaliano. E tutte, sono occasioni per fare tesoro per quando #tuttoandràbene.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024