Chiamato a Siena per discutere di qualità della vita e di buoni cibi e vini dall'amico Mauro Rosati (ideatore-organizzatore di "Qualivita", la prima mostra internazionale dei prodotti agroalimentari Dop e Igp), Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti ha rilasciato a WineNews una breve confessione sul suo rapporto con il vino: “mi sto avvicinando al vino, non dal prodotto ma dalla coltivazione di una vigna nella mia residenza di Cortona (“è un mondo a misura d’uomo, una piccola realtà cosmopolita”), dove ho scelto di vivere con la mia compagna e la mia bambina. Per il momento il mio vino, che è un rosso da tavola di Toscana, non è di alto livello, ma in futuro è mia intenzione migliorarne la qualità”. “Non sono un grande conoscitore di vino - continua Jovanotti - anche se amo alcune etichette italiane di alto pregio. Ed anche qui ha Siena ho ricevuto in dono splendide bottiglie dell’interessante dell’Italia del vino, che sta andando forte sui mercati di tutto il mondo: Sassicaia, Brunello di Montalcino Biondi Santi, Patriglione di Taurino, Chianti di San Giusto a Rentennano, Sagrantino di Montefalco Caprai, Spumante Ferrari … Tutte bottiglie che andranno a formare la mia cantina personale”.
Jovanotti (che è vegetariano) spiega anche di essere molto attratto dalla cultura che ruota intorno al mondo del cibo e vino, ma che deve ancora ampliare la sua conoscenza: “il cibo mi incuriosisce: ci puoi conoscere il mondo, le storie delle popolazioni, le tradizioni. Perché siamo quello che mangiamo e beviamo, la musica che ascoltiamo, i libri che leggiamo”. Ed il transgenico ? “Sono manipolazioni fatte a scopo di lucro dalle multinazionali, dobbiamo essere attentissimi e ipercritici”.
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