Il vino toscano di qualità passa attraverso le colline e la campagna, ma viaggia anche su Internet. Da un bicchiere di vino partono invisibili link al territorio, ai prodotti tipici, ai monumenti ed alle opere d’arte, ed il mondo del vino è talmente affascinante ed estensibile da assomigliare ad Internet. E, viaggiando sulle rotte del vino, non si finisce mai di scoprire cose nuove: così gli “enonauti”, in un’indagine di WineNews, uno dei siti più cliccati dell’Italia del vino, che ha contattato 6.105 persone, hanno dimostrato di cercare il vino di qualità su Internet (spesso legato anche alla buona tavola, all'arte, al paesaggio e alla cultura locale) e che in testa ai loro desideri ci sono ancora una volta i grandi classici dell'enologia italiana, in particolare toscani e piemontesi: in ordine Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Barolo, Amarone, Sassicaia, Sagrantino di Montefalco, Barbaresco, Barbera, Montepulciano d’Abruzzo, Franciacorta.
L'indagine di WineNews fotografa anche l’“enonauta”, sempre più interessato all’alta qualità del vino e ad acquistare le migliori etichette in enoteca: lo fa il 37%, che riscontra scelta, professionalità, cortesia. Gli altri luoghi d’acquisto sono: 30% cantina, 33% supermercato/gdo. L’“enonauta” è anche interessato a frequentare i wine-bar (88%) ed a visitare i territori del vino (70%): è prevalentemente maschio (82%), età compresa fra i 30 e 45 anni (54%; a seguire, 25% tra 18/30 anni; 18%, tra 45/60 anni), diplomato o laureato (80%), livello socio-enonomico medio/alto (imprenditore, bancario, avvocato, commercialista, ingegnere, medico, architetto, commerciante, pubblicitario, giornalista …).
Gli “enonauti” italiani hanno anche confermato il loro desiderio di andare alla scoperta dei distretti del vino (diventati magneti dei nuovi turismi), non in un’ottica di fare acquisti di prodotto dell’enogastronomia a buon mercato, ma con il chiaro intento di conoscere e comprendere le caratteristiche del territorio (una tendenza lanciata, nel ’93, con “Cantine Aperte”, quest’anno in calendario il 26 maggio in 900 cantine in tutta Italia). Oltre a questa filosofia alla base del turismo del vino (storia-cultura-arte, ambiente-territorio, enogastronomia-artigianato di qualità), le associazioni mentali suscitate dal vino negli “enonauti” sono per il 30% legate al fascino delle bottiglie di qualità e all’occasione di promozione dello stile e della qualità della vita (solo il 5% considera il vino un alimento e/o un semplice abbinamento a piatti tipici).
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