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L'arena

Nasce l’identikit del perfetto consumatore … Ma a proposito di degustazioni, quali vini bevono gli enoappassionati e perché, da chi si fanno guidare e consigliare, dove preferiscono acquistare le bottiglie? È Winenews a tracciare da Vinitaly, tra serio e faceto, il profilo psicologico del consumatore-tipo. Innanzitutto c’è il consumatore «illuminato»: al vertice della classifica, colui che dopo un lungo percorso di iniziazione, dopo essersi affidato alle guide, dopo anni di frequentazione del mondo del vino, è riuscito a formarsi un gusto autonomo e, forte del suo disincanto, vola ormai alto al di sopra delle sentenze degli esperti. Di età non più giovanissima, la sua esperienza in fatto di annate spazia sui grandi vini italiani e francesi, ma va anche oltre. Sceglie e beve solo le etichette che gli piacciono, al di là delle mode o dei punteggi. Conserva le grandi annate almeno per dieci anni prima di berle; per certe aspetterà persino 30 anni e oltre, dimenticandosi però di non essere immortale. C’è poi il «professorino», colui che conosce a memoria le votazioni delle guide più importanti del settore, enumerando con sicurezza bicchieri e grappoli assegnati dai critici anno dopo anno. È abbonato a magazine patinati e blasonati che sfoglia con lo stesso godimento che altri riserverebbero a riviste pornografiche. Va in estasi soltanto alla vista di etichette e produttori famosi, si riempie la bocca di nomi altisonanti, ma adora interpretare anche il ruolo di scopritore di nuovi tesori enologici che si degna di raccomandare ad amici meno esperti. Conserva il vino nella sua cantina super-organizzata e gestita da un complesso sistema di archiviazione elettronico degno della Nasa, ricavata nei casi più fortunati in ambienti del proprio appartamento. Il «principiante» è invece quello che si è avvicinato da poco al mondo del vino e si muove con il fare circospetto di chi vorrebbe far parte di un club esclusivo, ma non sa bene da dove cominciare. Intanto frequenta un corso di degustazione, e cerca di capire su quali etichette investire per costruirsi una piccola cantina. Si finge esperto con chi ne sa meno di lui (dà il meglio al ristorante, quando è incaricato dagli amici di scegliere dalla carta dei vini), ma ammutolisce di fronte ai più introdotti sull’argomento. Molto diffuso è poi il «modaiolo»: se tutti dicono che il vino è trendy, bisogna darsi da fare per diventare un esperto. Vende al meglio una cultura assolutamente superficiale sull’argomento, sparando poche ma esplosive nozioni. Il consumatore trendy si butta sui gadget ad effetto allo scopo di impressionare amici e conoscenti e investe un patrimonio per bottiglie griffate e osannate dalle guide. Il «salutista» segue invece un regime vegetariano o macrobiotico. Ovviamente non fuma e non beve superalcolici, ma non disdegna un buon bicchiere di vino in forza delle ricerche scientifiche che ne raccomandano un consumo moderato e regolare quale fattore preventivo per numerose patologie. Il «consumatore consapevole» compra le bottiglie al supermercato, si affida al marchio conosciuto senza ovviamente spendere un capitale. Compra il vino come compra la pasta o i biscotti, cercando un buon rapporto qualità/prezzo. Un target composto da massaie, giovani single, padri di famiglia che cercano uno sfizio da stappare senza spendere troppo. Saranno proprio loro i primi a provare i nuovi vini australiani, cileni e californiani, curiosità enologiche che fanno viaggiare la fantasia per soli 5 euro a bottiglia. Quando ha a che fare con una rara bottiglia di annata più vecchia preferisce berla subito, forte del suo approccio semplice ma pragmatico: «Meglio un mese prima che tre anni dopo». Infine c’è il «consumatore indifferente», chi il vino l’ha sempre bevuto, ben prima che andasse di moda, e continua a berlo indifferente a quello che gli succede intorno. Lo beve a pranzo e cena, regolarmente e in discrete quantità. Per lui il vino è solo di due tipi, rosso e bianco, e lo acquista di solito al supermercato, in bottiglioni o in tetrapak. Oppure, quando capita, si rivolge ad un piccolo produttore di fiducia per comprare un’intera damigiana, da imbottigliare a casa la domenica pomeriggio.

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