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L’Asti incorona la sua “Bubble Queen”. Si chiama Wang Ni la “Lady Asti” 2014, vincitrice del contest promozionale ideato dal Consorzio dell’Asti Docg, che sarà l’ambasciatrice delle bollicine piemontesi in Cina. Dopo un viaggio in Italia e Mogol ...

Italia
L’Asti Docg incorona la sua nuova “Bubble Queen”, la reginetta cinese delle bollicine: si chiama Wang Ni

L’Asti Docg incorona la sua nuova “Bubble Queen”, la reginetta cinese delle bollicine: si chiama Wang Ni ed è la vincitrice del concorso canoro Lady Asti 2014, l’X-Factor cinese al femminile, e originale strategia promozionale messa in campo dal Consorzio dell'Asti Docg,m all' edizione n. 2.
Wang Ni, 25 anni di Pechino, si è imposta su altre nove candidate sul palco del prestigioso Qian Shui Wan di Shanghai, la “casa” di The Voice of China. Per lei un viaggio premio in Italia, shopping, nonché uno stage presso il CeT School Center del celeberrimo paroliere Giulio Mogol, offerto dal “Maestro” in persona, un anno di contratto con Arcobaleno Tre (casa di produzione italiana che ha nel proprio carnet artisti quali Paolo Bonolis, Roberto Benigni e Antonella Clerici) e l’apertura del concerto di una celebre cantante italiana - il cui nome è per il momento mantenuto riservato - in programma per la primavera-estate del 2015.
“L’idea del contest “Lady Asti” nasce in seguito alle indagini del Consorzio - si legge in una nota - che hanno individuato nel pubblico femminile della città di Shanghai (megalopoli da oltre 25 milioni di abitanti) un’enorme potenziale promozionale e commerciale per posizionare l’Asti Docg nell’area del glamour e del divertimento. Il concorso, una sorta di “X-Factor” giocato sui social network e le performance delle cantanti nelle popolari sale karaoke della città, ha visto la partecipazione di 30.000 ragazze, 5.000 sfide dirette, oltre 600 video caricati sui social network e 2 milioni di persone votanti tramite web. Quest’anno l’importante introduzione di ben 16 Università e diversi centri commerciali ha permesso al brand Asti Docg una ulteriore visibilità in canali e fasce determinanti tra i “consumers” orientali”.

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