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L'economia / Corrieri

Etichette rare - All'asta Corsini gran ballo di vini blasonati ... Se sognate una cantina come quella dei vip, e non badate a spese, potete fare una puntata all’Asta di Vini del 20 maggio a Firenze per trovare in un colpo solo alcuni dei più prestigiosi vini italiani e francesi, con un occhio di riguardo per il gotha della Toscana enologica. All’asta di beneficenza ideata dal principe Duccio Corsini, inedita forma di fund raising per il Maggio Musicale Fiorentino - che inaugura come da tradizione “Alla Corte del Vino” a San Casciano Val di Pesa (www.principecorsini.com), kermesse del grande vino toscano - si danno appuntamento ogni anno celebrities e collezionisti da tutto il mondo per aggiudicarsi etichette in formati rari e in edizione limitata. Nell’inedita cornice dei Cantieri di scenografia del Teatro, aperti per la prima volta al pubblico, in cui vengono costruite le scenografie dei più importanti spettacoli del Paese, i compratori potranno aggiudicarsi a colpi di rialzo bottiglie di lusso come l’eccezionale imperiale (6 litri) di Sassicaia 2002, vino-mito creato dal Marchese Nicolò Incisa della Rocchetta, a 1.500 euro (base d’asta), o le due bottiglie donate dall’eccentrica Baronessa Philippine de Rotschild, un’imperiale di Chateau Mouton Rotschild 1975 e un’imperiale di Chateau Mouton Baron Philippe 1974, blasonati “premier cru” che partono rispettivamente da 1.500 e 200 euro. Ma le griffe italiane non sono da meno: c’è il Sagrantino “25 Anni” 2001 Arnaldo Caprai (400 euro), uno dei vini saliti negli ultimi anni alla ribalta enologica internazionale, ed una doppia magnum di Ornellaia 1999 Tenuta dell’Ornellaia a 500 euro, etichetta firmata da Lodovico Antinori e proveniente da una cantina-gioiello oggi di proprietà dei Marchesi de’ Frescobaldi. Per chi ama il Brunello c’è l’esclusiva doppia magnum di “Poggio alle Mura” Selezione 1999 Castello Banfi, una delle migliori aziende di Montalcino, e non manca un famoso Supertuscan come il Siepi 1999 Castello di Fonterutoli a 350 euro, tra le più note griffe del Chianti. Restando tra grandi nomi del “made in Tuscany” all’asta fiorentina si può acquistare una doppia magnum di Tignanello 1998 Marchesi Antinori (290 euro), la cantina che ha segnato il “Rinascimento” del vino italiano, e una doppia magnum di Le Pergole Torte 1999 Montevertine (250 euro), etichetta irrinunciabile. In una grande cantina non può infine mancare il vino da meditazione, ed ecco allora il rarissimo Chardonnay Botrytis Cinerea Tasca d’Almerita 1991 (1500 euro), mentre per quanto riguarda le bollicine il top è rappresentato dalla Gran Cuveè Riserva Vittorio Moretti 1995 Bellavista, una bottiglia non più in commercio che arriva direttamente dalla riserva privata della cantina.

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