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L’ELISIR DI LUNGA VITA? NELLA ZAPPA! SECONDO UNO STUDIO DELL’UNIVERSITA’ OLANDESE DI WAGENINGEN LAVORARE LA TERRA FA BENE ALLA SALUTE DELLE PERSONE ANZIANE: LO SEGNALA LA COLDIRETTI

Zappare fa bene alla salute delle persone anziane, secondo uno studio dell’Università olandese di Wageningen appena pubblicato sull’“Environmental Health”, e presentato a Palermo all’assemblea generale della Federpensionati Coldiretti, che riunisce oltre 800.000 associati, dedicata al tema “Anziani propositivi ed attivi per una giusta previdenza e per una filiera agricola tutta italiana”. “Per la prima volta - sottolinea la Coldiretti - arriva da uno studio la conferma scientifica dei benefici per la salute del lavoro in campagna che è riscontrabile quotidianamente dal dinamismo che dimostrano anche in Italia gli anziani coltivatori”. In particolare, spiega la Coldiretti, lo studio condotto nell’Università olandese da un gruppo di ricercatori guidati da Agnes Van den Berg ha dimostrato che zappare e prendersi cura dell’orto dove far crescere frutta e verdura fa bene alla salute delle persone anziane over 60 perché favorisce uno stile di vita attivo che combatte l’invecchiamento.
Perché? Gli anziani “agricoltori” secondo la ricerca svolgono in particolare una attività fisica superiore agli altri e presentano livelli di stress piu’ bassi che li aiuta a mantenersi in forma. Un beneficio di cui possono peraltro godere anche gli anziani in città dove si moltiplicano gli orti urbani privati o pubblici. “Il miglior stato di salute degli anziani è favorito dal fatto che - continua la Coldiretti - nelle campagne si sente meno il peso dell’età perché ci si mantiene impegnati sia nell’ azienda agricola, sia in attività sociali o curando specifici interessi facilitati dalla vita all’aria aperta e dalla semplicità di stabilire rapporti umani nei piccoli centri. Una attività che significa un importante contributo all’economia e all’ambiente che è stata sostenuta anche con la recente estensione dei sistema di pagamento con i voucher a favore dei pensionati per la raccolta delle produzioni agricole”. Inoltre, aggiunge la Coldiretti, non va dimenticato l’impegno nella formazione con la sempre più frequente partecipazione degli anziani alle attività didattiche per le nuove generazioni. Secondo uno studio dell’Ires, il lavoro degli anziani e dei nonni italiani vale più di 18 miliardi di euro l’anno e solo quello per la cura dei nipoti può arrivare ad essere paragonato ad un monte retribuzioni di 13,8 miliardi di euro l’anno.
Le condizioni di vita più sane nelle campagne si traducono anche, sottolinea la Coldiretti, in un minore costo per la collettività in termini di medicinali, assistenza medica ed ospedaliera ed è per questo importante favorire tutte le condizioni per mantenere la presenza degli anziani all’interno della propria azienda anche con formule di assistenza a domicilio. “In un’Europa burocratizzata e spesso lontana operiamo per portare la cultura ed i valori del mondo tradizionale contadino e verificare che gli interessi e le attese dei più deboli, quali sono gli anziani, non siano disattesi”, conclude Natale Carlotto, presidente uscente di Federpensionati Coldiretti.

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