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L'espresso

Mangiare Sano - Per Bacco, pure il vino è maschilista ! ... La supremazia maschile è innegabile perfino sul terreno biochimico ed enzimatico. Scherzi a parte, il discorsetto si basa du due evidenti sperimentali: nella specie umana, il maschio ha una più elevata tolleranza d’alcol rispetto alla femmina: nella donna in età feconda l’alcol promuove indesiderabilmente, la secrezione di testosterone. La base biochimica del primo dato è dovuta a una sorta di handicap femminile: lo stomaco della donna, rispetto a quello maschile, produce appena un quarto della quantità di alcol-deidrogenasi, l’enzima che degrada le sostanze alcoliche. In altre parole, l’alcol è più tossico per la donna che per l’uomo. Il secondo dato scaturisce da una ricerca pubblicata su “Nature” il 30 giugno 1994: il testosterone, pur essendo sbrigativamente definito come “l’ormone sessuale maschile”, è presente in tracce anche nel sangue muliebre. L’alcol non aumenta il livello ematico di testosterone nell’uomo, ma nella donna sì (donde il possibile aumento della peluria e azione afrodisiaca). Conclusione. E’ generalmente ammesso dagli studiosi che le dosi giornaliere accettabili di vino siano le seguenti: per l’uomo sano e attivo, al massimo tre bicchieri da 125 millilitri (totale 375 ml) per la donna sana e attiva al massimo 250 ml. Durante i pasti e, ripeto, nelle 24 ore. Prosit.

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