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L'espresso

Dynasty a Napa Valley. La prima azienda di vini della California stava per chiudere. Ma … La saga della Mondavi, la più antica e prestigiosa azienda vinicola californiana e una delle maggiori del mondo, è a una svolta. Fondata quasi quarant’anni fa da Robert Mondavi, uno degli uomini che hanno “inventato” la viticoltura in California, approdata in Borsa all’inizio degli anni Novanta contro il parere del fondatore, prima ha visto l’estromissione della famiglia dalla gestione dell’azienda da parte dei manager e degli azionisti, poi ha rischiato lo smembramento e la messa all’asta, infine è stata salvata (ma inglobata) dal suo maggiore concorrente, la Constellation Brands Inc., che ha messo sul piatto 13 miliardi di dollari per acquistarne marchi, vigneti e impianti. Con soddisfazione sia della famiglia Mondavi (che plaude alla preservazione dell’integrità dell’azienda), sia degli azionisti (che ricevono un compenso superiore di un terzo alla valutazione corrente di mercato). Anche i consumatori ne trarranno probabilmente vantaggio, perché potranno continuare ad avere i vini di alta qualità Mondavi, oltretutto a un prezzo più contenuto. Gli unici che ci perdono sono i viticoltori, che con l’arrivo della Constellation vedono contrarsi il novero dei clienti ai quali vendere il loro raccolto: cosa che si riflette sul prezzo all’ingrosso delle uve.

La vicenda della Robert Mondavi Corp. Ha inizio nel 1966. «Dopo una serie di scontri sulla direzione da imprimere alla Charles Krug Winery, azienda lasciata loro in eredità da papà Cesare, Robert e Peter Mondavi decidono di separarsi», racconta Tobert Smiley, professore della UC Davis ed esperto di vini: «Peter intendeva produrre, come le altre case californiane, vini a buon mercato. Robert, intuendo invece che ci sarebbero state buone opportunità di crescita nel settore dei vini pregiati, si diede alla produzione delle etichette doc». La battaglia sulla proprietà della Krug finirà in tribunale. Nel 1976 la corte emetterà una sentenza a favore di Robert, il quale nel frattempo s’è gettato anima e corpo nella Mondavi Winery con i suoi tre figli: Michael, Timothy e Marcia.

E’ un periodo avvincente. Robert e la sua truppa trasformano la Winery in una conglomerata con partecipazioni con i Rothschild in Francia e i Frescobaldi in Italia e joint-ventures in Cile e Australia. Oltre a trasformarsi in azienda globale, la Robert Mondavi Corp. diviene anche uno dei maggiori produttori di vino del mondo. Fonda la Opus One, acquisisce il pacchetto di maggioranza della Ornellaia e lancia la Luce della Vita, sempre con i Frescobaldi.

Il mercato di lusso non è il solo obiettivo dei maghi di Oakdale, come vengono soprannominati Robert e i suoi figli a Napa Valley. La Mondavi si getta anche nel settore del consumo di massa, acquisendo la Woodbridge, una delle più diffuse etichette dei supermercati californiani, e lancia le linee La Famiglia e la Mondavi Private Selection. Nel quarto trimestre del 2004 le vendite superano i 460 milioni di dollari e i profitti toccano quota 25, mentre il costo della bottiglia media si attesta intorno ai 43 dollari. I Mondavi, incarnando lo spirito di Napa Valley, ne diventano i rappresentanti per antonomasia a livello internazionale. E si danno anche al mecenatismo.

Il versante degli affari comincia però a soffrire. All’inizio degli anni ’90 il terremoto danneggia gravemente lo stabilimento di Oakdale ed un’infestazione rovina i raccolti. I vini importati dal Cile, dall’Europa e dall’Australia cominciano a cedere il dominio della linea Woodbridge. Le importazioni d’uva dei paesi del Terzo Mondo causano il crollo del presso di quella coltivata in America. Per fare fronte alle richieste di cassa i figli di Robert decidono di quotare la compagnia in Borsa. Il capostipite si oppone. Ne nasce un disaccordo che porta al suo allontanamento e all’istituzione d’un consiglio d’amministrazione scelto dall’assemblea degli azionisti.

L’emarginazione della famiglia dalla guida si conclude ad agosto, quando in seguito a una ristrutturazione i Mondavi vedono il loro pacchetto azionario scendere dall’85 al 40 per cento. Poco dopo, allontanando Michael e Timoty dal consiglio d’amministrazione, i nuovi dirigenti annunciano di voler liquidare tutti i possedimenti legati alla produzione pregiata dell’azienda: dallo stabilimento di Oakridge, con i suoi 1.500 acri, alle compartecipazioni e le joint venture. Si calcola che solo Oakridge dovrebbe fruttare 400 milioni di dollari e altrettanti ne dovrebbero generare le etichette doc.

E’ a questo punto che entra in ballo la Constellation. Già proprietaria nella Napa Valley dell’azienda vinicola Franciscan, la società di New York fa un’offerta difficile rifiutabile, che comprende anche la copertura di oltre 300 milioni di debiti. Assumendo un tono amichevole verso i fondatori, inoltre, la Constellation promette di continuare la politica del capostipite e di rilanciare le joint venture. La proposta della Constellation è certamente piaciuta a Robert Mondavi e ai suoi figli. Il vecchio guerriero ha deciso di diventare ambasciatore itinerante della casa vinicola, e Michael e Robert stanno considerando l’ipotesi di lanciare nuove linee sotto l’etichetta di Oakridge.

Big nella bottiglia

La Mondavi e la Constellation sono tra le dieci maggiori case vinicole degli Stati Uniti, con proprietà nella zona di Lodi-Woodridge nella Napa Valley, a nord di San Francisco. A settembre il consiglio della Mondavi ha annunciato l’intenzione di mettere in vendita le linee doc. A ottobre, con un’offerta a sorpresa e al di sopra delle valutazioni di mercato, la Constellation ha comprato l’intera Mondavi.

La Constellation Brands Inc. è un’azienda newyorkese che opera in Nord America, Europa e Australia. La Contellation è considerata la principale casa di bevande alcoliche del mondo. Tra i suoi possedimenti elenca la Brl Hardy, la Canadaigua Wines, la Franciscan Estates (che include la cilena Veramontes e la britannica Matthew Clark), Stowells of Chelsea, la Dry Blackthorn e varie marche di birre (Corona, Tsingtao, Tetley, Peroni). Valutata intorno ai 4,1 miliardi di dollari, nel 2004, ha registrato vendite per 3,4 miliardi di dollari con utili di 220 milioni. La Constellation ha siglato un accordo con la Rothschild francese, la Chalone californiana e la Huneeus cilena per creare un vino doc nella zona di Oakridge.

La Robert Mondavi Corp.

La Mondavi possiede la Woodbridge Winery, la Robert Mondavi Private Selection, la Robert Mondavi Winery, la Kirralaa, le Byron Vineyards e Winery, la Grand Archer by Arrowood. All’estero, fanno capo al gruppo la Opus One (con i Rothschild), le linee Luce, Lucente e Danzante, quelle della Tenuta dell’Ornellaia (con i Frescobaldi), Sena e Arboleda.

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