L'espresso

Non sparate sul vino bianco ... Una volta tanto saranno contenti gli estimatori del vino bianco. Le sue proprietà, spesso eclissate dalle virtù del rosso, stanno per essere rivalutate. Un bicchiere a pasto aiuta a combattere i radicali liberi, rinforza il sistema immunitario e potrebbe persino prevenire i disturbi cardiovascolari. Ce ne parla Alberto Bertelli, farmacologo e ricercatore del Dipartimento di Morfologia Umana dell’Università di Milano e presidente dell’Università di Milano e presidente della Sottocommissione Vino, nutrizione e salute dell’Oiv, l’Organizzazione internazionale del vino.
Allora professore, anche il bianco fa bene?
“Certo. Contiene acido caffeico e tirosolo, dalla forte azione antiossidante. Inoltre nel vino bianco è stato recentemente riscontrato l’idrossitirolo, un’altra molecola anti-invecchiamento. Sono composti comuni all’olio extravergine di oliva, bastano ridotte quantità per apprezzare i benefici”
Come mai il bianco è stato considerato il fratello povero del vino rosso?
“Il vino rosso è ricco di resveratrolo, che ha effetti sulla longevità e di proprietà neuroprotettive. La sostanza è contenuta soprattutto nella buccia dell’uva, di cui il bianco è quasi privo”.
Quali sono gli altri benefici per la salute?
“Il vino bianco ha un potere immunostimolante. I risultati preliminari di una ricerca condotta nel nostro laboratorio e apparsa sul “British Medical Journal” dimostrano la presenza di due composti, l’acido shikimico e la quercetina. Sono gli stessi principi attivi di un farmaco antivirale, l’olsetamivir, di cui molti paesi hanno fatto scorte in previsione di un’eventuale pandemia di aviaria”. Significa che un bicchiere di vino bianco può aiutare a difendersi dall’influenza?
“Non sappiamo ancora quale sia il meccanismo di azione dei principi attivi del vino, né quale sia la loro efficacia. Ma è un campo di ricerca promettente. Gli studi sono solo agli inizi”.