L'espresso

Che progetto inebriante ... Porta la griffe di Paolo Panerai, editore del gruppo Class e vitivinicultore a Castellina in Chianti, e di Eric de Rothchild, patron di Chateau Lafite Rothschild (e anche di Chateau Rieussec a Sauternes e di altri prestigiosi domaine bordolesi) Rocca di Frassinello, la prima joint-venture italo-francese del vino, 500 ettari in Maremma, a Zavorrano, nell’entroterra di Castiglion della Pescaia. Arrivano sul mercato in queste settimane le 120 mila bottiglie della prima vendemmia, il 2004. Quando gli 82 ettari (che diventeranno 120-130) piantati a vigneto saranno a regime, le bottiglie saliranno a circa 350 mila. La cantina, la prima progettata da Renzo Piano, sarà inaugurata in primavera. Un progetto ambizioso, oltre 15 milioni di euro d’investimento, nato dall’amicizia fra Panerai e Eric de Rothschild e dalla convinzione di entrambi che anche la zona compresa fra Bolgheri, patria del Sassicaia, dell’Ornellaia e del Solaia, e Scansano, terra del Morellino, abbia tutte le carte in regola per dare grandi vini. E in effetti, pur ricavati da vigne giovanissime, i tre vini appena presentati colpiscono per la loro personalità. Tutti i tre sono a base di sangioveto, merlot e cabernet sauvignon, ma in proporzioni diverse. Il vino base, Poggio alla Guardia, si presenta piacevolmente speziato e si beve con facilità. Più complesso, più ricco di sangioveto, di notevole stoffa, le Sughere di Frassinello. Sorprende per intensità, morbidezza ed eleganza, il vino-bandiera dell’azienda, il Rocca di Frassinello. Ma la novità vera sta nei prezzi, forse senza precedenti per vini di questo livello, un’evidente provocazione in controtendenza di Panerai: circa 10 euro in enoteca per il primo, 16 per il secondo, e 27 per il “grand vin”. “I vini si fanno per essere bevuti, non per essere ammirati sugli scaffali”, commenta l’editore-vignaiolo.