L'espresso

Personalità Krug ... “La caduta dei consumi di Champagne l’avevamo prevista. Ma abbiamo sempre guardato avanti”. Margareth “Maggy” Henriquez, 53 anni, venezuelana, ingegnere, nel gruppo Lvmh dal 2001, è da pochi mesi al vertice di Krug, gemma più preziosa della collana che allinea Dom Pérignon, Veuve Clicquot, Moët & Chandon, Ruinart ecc. Non fa misteri dei suoi obiettivi, che non riguardano tanto volumi di vendita o prezzi (per Krug con 500 mila bottiglie l’anno non sono mai stati un problema), ma allargare la cerchia degli estimatori. “Krug ha una personalità che lo rende diverso da tutti gli altri Champagne. Non potrà mai essere per tutti, ma deve essere apprezzato da molti più amanti dello Champagne”. Sono etichette di culto la Grande Cuvée, il Rosé, i Collection, il Clos du Mesnil (il più raro e costoso dei Blanc de Blancs) e ora, appena presentato a un prezzo minimo consigliato ai rivenditori di 3 mila euro la bottiglia, “lo Champagne più caro mai prodotto”, il Clos d’Ambonnay 1996 (monovitigno, 3 mila bottiglie da pinot nero ricavate da una vigna di 0,68 ettari). Con queste armi Maggy Henriquez e Olivier Krug, 42 anni, sesta generazione, cercano nuovi “krugisti”.