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L'espresso

Carattere mediterraneo ... Quando si dice il dono della sintesi. Il vitigno più tipico della Penisola salentina è il Negroamaro, e l’etimo è in pratica uno dei più efficaci riassunti di ampelografia (la
scienza che studia i vitigni) applicata alla storia. Negro dal latino Nigrum, nero, e maro dal greco mavros, ancora nero. Nero e nero, allora, con assieme la storia di una terra di confine approdo per i greci prima e poi trampolino per l’oriente dei romani. Vitigno di buccia spessa e scura, il Negroamaro ha saputo farsi vino tra i più significativi del Meridione quando ha ancora più enfatizzato il suo carattere mediterraneo con la pratica dell’appassimento in pianta (sovramaturazione) o su graticci, con una pratica naturale di disidratazione, di concentrazione simile a quella dell’Amarone. Veri e propri vessilli di questa terra e queste istanze il Patriglione di Taurino (Guagnano, 0832.706940) e Il Graticciaia delle sorelle Vallone (Lecce, 0832.308041), vini che all’esuberanza alcolica oppongono trama tannica e nerbo sapido, per sorsi tra i più complessi, maturi, solari e appaganti del Sud.

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