02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

L'espresso

Tutti i vini del presidente ... Una volta si diceva “vino da Re” per indicare la qualità enologica di un vitigno. Ora è il caso di affermare “vino da Presidente” per indicare l’aspirazione di un produttore a entrare nell’esclusiva carta dei vini messa a punto dal cerimoniale del Quirinale. Si tratta di una cinquantina di etichette che vengono servite nei ricevimenti ufficiali. Una vetrina del made in Italy enologico, ultimi entrati: il Marty dell’Olmo Antico di Paolo Baggini, lo Chardonnay di Pighin, il siciliano Hierà Hauner, il Giusti Lacrime di Morro d’Alba. Ai tempi della presidenza di Giuseppe Saragat nel gotha c’erano solo vini toscani, trentini, veneti e soprattutto piemontesi, la regione d’origine dell’esponente socialdemocratico. Con l’era Napolitano si è completata un’articolazione che tiene conto di tutte le varietà regionali, con presenze campane, pugliesi, siciliane, sarde e calabresi. Una sorta di unità nazionale del vino.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su