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L'espresso

L’etichetta ora è a buon (super)mercato ... In copertina, cioè in etichetta, spicca la firma del marchese Carlo Guerrieri Gonzaga. È un nome di assoluta garanzia per gli amanti del buon bere, nostrani e no, perché il gioiello di famiglia, il San Leonardo, è da sempre nell’alta classifica dei grandi rossi italiani. La singolarità del vino che presentiamo, Villa Imperiale, sta nella controetichetta: vinificazione e imbottigliamento sono a cura di Cavit, gigante delle cantine cooperative trentine. La collaborazione del marchese, in veste di garante della qualità, è presto spiegata: “Dalla Germania ml hanno chiesto di progettare un vino dl identità e carattere trentino, adatto al gusto internazionale e con un prezzo accessibile a tutti. Il partner perfetto era Cavit: migliaia di coltivatori, vigneti selezionati, cantina attrezzata”. Ed ecco, da un poker di vitigni
(Teroldego, Lagrein, Cabernet e Merlot) il Villa Imperiale, forse destinato a essere un modello per il mercato globalizzato. Un rosso sincero, di personalità ed equilibrio, affabile compagno di tavola. Da febbraio sarà in vendita nei punti Coop, sui 7 euro.

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