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L'espresso

C’è scienza anche tra i filari ... Dietro al nome, un p0’ asettico, si nasconde un progetto che punta a perfezionare la viticoltura di precisione. Con Pica, vale a dire “piattaforma integrata cartografica agriviticola”, Cavit porta la scienza tra i filari: gli esperti della casa vitivinicola trentina, una delle grandi firme della cooperazione nazionale con 4.500 produttori associati, U cantine, quasi 6 mila ettari vitati e circa 75 milioni dl bottiglie all’anno, in questi mesi stanno mappando Il territorio palmo a palmo. Passano al microscopio suolo, clima e risposta vegetativa della vite nei diversi ambienti di coltivazione, e forniscono ai coltivatori informazioni preziose per la scelta dei vitigni Ideali, in base al parametri tecnico-ambientali: tipologia di terreno, altitudine, esposizione, radiazione solare. In una fase successiva, Cavit realizzerà un sistema informatico che permetterà agli enologi e agli agronomi delle cantine di ricevere dati specifici per ogni vigneto: vale a dire Il fabbisogno dl acqua, le condizioni meteoclimatiche, lo stato di maturazione delle uve. Una volta a regime, nel 2014, grazie a questa piattaforma tutti i viticoltori potranno collegarsi a un sito Internet e trovare le “ortofoto” del proprio vigneto con tutte le caratteristiche, descritte nei minimi dettagli: tipologia d’uva, di terreno, esposizione, inclinazione, altitudine, condizioni meteo e climatiche. Dati utili per stabilire le date della vendemmia, ad esempio, oppure per Irrigare i terreni in maniera efficiente, sapendo che ogni porzione di vigneto, a seconda della quantità di luce e calore che riceve, ha bisogno di una doso d’acqua specifica.

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