“L’euro è troppo forte, e questo al momento crea problemi all’export di vino italiano in mercati strategici come quelli dell’area dollaro”. È laconico ma significativo il commento di Gianni Zonin, uno dei più grandi produttori vinicoli italiani, rilasciato a www.winenews.tv.
Parole che contraddicono almeno in parte quelle che il Ministro per le Politiche Agricole, Paolo De Castro ha rilasciato nei giorni scorsi su Il Sole 24 Ore: “il vino made in Italy - ha detto De Castro - cresce a dispetto dell’euro forte e gli spumanti, in quantità, hanno addirittura superato lo champagne. Certo bisogna fare di più e organizzarsi - ha però precisato - perchè l’Italia non dispone di portaerei come Carrefour (cioè di catene di grande distribuzione internazionali, ndr) che veicolano nel mondo i prodotti francesi”. A chi spetta trovare le contromisure? Gianni Zonin non ha dubbi: “la Bce, la Banca Centrale Europea sa benissimo cosa si deve fare. Se non riequilibriamo a valori accettabili il cambio euro/dollaro, paesi come l’Italia che esportano molto su quei mercati saranno pesantemente penalizzati”.
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