"La crescita del vino di qualità, delle Dop e del vino biologico fanno paura a chi ha accumulato o pensa di accumulare grandi guadagni con le speculazioni e di
conseguenza rema contro i processi qualitativi": lo ha
sostenuto a Verona l'ex ministro per le Politiche Agricole, Alfonso Pecoraro Scanio, oggi presidente dei Verdi.
Pecoraro Scanio ha detto di ritenere e sperare che su questo fronte non esistano posizioni italiane ma ha anche ammonito che "alcune multinazionali del cibo hanno interesse al prodotto generico perché possono comprare gli ingredienti dovunque al prezzo più basso possibile magari anche sfruttando i bambini". Per l'ex ministro, il vino in particolare ha invece bisogno "di realtà anche globali che siano quelle della qualità". Per arrivare ad una simile condizione la strada, Pecoraro Scanio é quella di "dare regole chiare, non tollerare che l'Italia sia danneggiata. Vedo invece nel Governo - ha aggiunto - segnali di preoccupanti e inaccettabili aperture agli Ogm. Non vorrei che quella che sembra una distrazione, l'aver detto si alla vite transgenica come tecnici mentre io l'avevo bloccata per due anni sia invece una strategia precisa. Quella di metterci davanti al fatto compiuto che alcune grandi multinazionali della farmaceutica cerchino di imporci un esproprio. Vorrebbe dire fare l'errore del passato quando l'Italia svendette l'agricoltura per avere un po' di soldi per la siderurgia".
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