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L’export del vino toscano chiude il 2015 a +18,3%. Business Strategies: “merito anche fondi di promozione Ocm”. Le aziende della filiera enoica adesso possono contare su un altro sostegno: il pacchetto di finanziamenti “Perbacco” by Chianti Banca

“Nel 2015 l’export di vino toscano nei Paesi terzi ha conosciuto una crescita tre volte superiore a quella registrata nei mercati Ue, anche grazie agli effetti dei fondi di promozione Ocm vino”. Così, dal convegno sul vino toscano di ChiantiBanca (www.chiantibanca.it), la Ceo di Business Strategies, Silvana Ballotta, che ha sottolineato come la Toscana sta vivendo “una stagione felice del proprio vino, con un aumento complessivo dell’export 2015 del 18,3%, trainato dalle destinazioni extra-Ue”.
Una crescita, quella del vino toscano, che poggia sull’internazionalizzazione, sostenuti come detto dai fondi di promozione Ocm, ed ora anche da una serie di prodotti bancari firmati ChiantiBanca, contenuti nel pacchetto di finanziamenti “Perbacco”, dedicato al settore vino.

“Abbiamo cercato di effettuare una rivisitazione dei prodotti finanziari delle aziende vitivinicole - spiega a WineNews Federico Rossi Ferrini, responsabile Green Banking di ChiantiBanca - conoscendo i loro cicli colturali, puntando su una serie di prodotti specifici e destinando appositi plafond, senza dimenticare le condizioni, che prevedono delle durate e delle caratteristiche volte ad ottimizzare i flussi di cassa delle aziende. Quindi, abbiamo destinato dei finanziamenti per il reimpianto dei vigneti, che arrivano ad una durata massima di 30 anni, con solo 4 anni di interessi, ma abbiamo anche finalizzato operazioni legate all’affinamento del vino con durata fino a 5 anni, in funzione del disciplinare di produzione del vino stesso. E ancora, condizioni particolari per anticipo di contributi, partecipazione ai vari bandi, acquisto di attrezzature e macchinari, piccoli investimenti, tutto ciò che riguarda progetti che prevedono investimenti in innovazione, come l’e-commerce o la realizzazione di portali. Inoltre - continua il responsabile Green Banking di Chianti Banca, Federico Rossi Ferrini - sui mutui agrari con durata superiore ai 15 anni, a condizione che ci sia il pagamento puntuale delle rate per l'ammortamento del mutuo, la banca, alla scadenza, concede il rimborso del costo sostenuto dall'azienda dell'imposta sostitutiva: un premio alle aziende vitivinicole che hanno consentito di poter rimborsare il finanziamento in maniera puntuale”.
Un sostegno importante quello di ChiantiBanca, specie in termini di crescita all’estero, dove, secondo i dati Istat elaborati dall’Osservatorio Business Strategies Paesi Terzi, in collaborazione con Nomisma Wine Monitor, l’export verso dei vini di Toscana è cresciuto del 24,9% verso i Paesi Terzi e dell’8,5% verso i Paesi Ue. Una performance da oltre 900 milioni di euro di esportazioni, che fissa l’incremento percentuale di ben 3 volte oltre i valori medi nazionali del periodo.
“Usa, Cina, Canada, Giappone e Russia - spiega Silvana Ballotta - sono nell’ordine i principali Paesi-obiettivo della campagna promozionale 2015-16 di Business Strategies, con un investimento complessivo di 4,5 milioni di euro. Ed è proprio in questi Paesi che si stanno concentrando le vendite del vino toscano fuori dall’Europa, per un valore totale di circa 450 milioni di euro, il 78% dell’ammontare delle esportazioni nei Paesi terzi”. Tra i risultati, l’exploit della Cina (+53,4%, contro una crescita nazionale del 16,7%), degli Usa (+39%) e del Canada (23,4%).
Tra le due “superprovince” enologiche vince la sfida Firenze, con una crescita in valore del 27,2% sul 2014, mentre Siena segna un +15,1%. Bene anche Livorno (+22,3%), che tallona ormai Arezzo (terza provincia esportatrice toscana), con una crescita più contenuta del +4,8%. Chiudono la classifica per valore dell’export Pisa (+8,2%) e Pistoia (13,5%).

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