"Le performance del vino "made in Italy", che produce un giro d’affari di 16.000 miliardi di lire di cui 5000 derivanti dall’export (con un incremento eccezionale, basti pensare che nel ’92 le esportazioni non raggiungevano quota 2.000 miliardi), sono in una fase positiva, soprattutto per i vini di qualità, soprattutto doc e docg. Il "rinascimento del vino italiano" sta tutto in due dati: il sorpasso sui francesi nel mercato tedesco dei vini di qualità e il consistente aumento delle importazioni, soprattutto in valore, da parte degli Stati Uniti". E' questa la tendenza più interessante sottolineata dall'identikit economico del vino italiano realizzato da VeronaFiere: "la novità più interessante per il vino italiano - si legge - e che, in Germania, l’Italia ha esportato, nel 2000, 101 milioni di bottiglie (per 1.300 miliardi in valore), contro gli 86 milioni di bottiglie del ’99, relegando i cugini francesi al secondo posto con 100 milioni di pezzi (contro i 106 dell’anno precedente). Ma quel che più conta, è che l'export sono tutte di vini di qualità buona. Molto bene anche la tendenza del mercato negli Usa, dove l'Italia è in pole position, davanti sempre alla Francia: gli States, che si confermano al secondo posto assoluto per l’export di vini italiani, l’aumento nel 2000 ha portato la quota occupata dai vini italiani sul mercato americano al 36,5% (+1,6% sul ’99); in valore, la percentuale si traduce in un sostanzioso +10%, che porta l’export di vino italiano a quota 499 milioni di dollari".
VeronaFiere conferma poi anche "che la storica leadership tra i paesi produttori rimane - nella media sono 58/60 milioni di ettolitri/anno - saldamente in mano all’Italia, anche se la vendemmia 2000, sono stati avari a causa dell’andamento climatico sfavorevole. Così, in Italia, stando l’Assoenologi (Associazione che riunisce il 90% degli enologi italiani), le 800.000 aziende agricole (che compongono, con le 50.000 imprese imbottigliatrici, la filiera vitivinicola) hanno prodotto poco meno di 52 milioni di ettolitri, anche se la qualità risulta per la maggior parte buona, con molte punte di ottimo ed eccellente, in particolare in Lombardia, Toscana, Trentino Alto Adige e Piemonte".
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025