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L’ITALIA BLOCCA L’ARANCIATA SENZA ARANCE. IL MINISTRO PER LE POLITICHE AGRICOLE LUCA ZAIA: “RIPARATO ERRORE MADORNALE, SIAMO PER LE PRODUZIONI DI QUALITÀ”. CONFAGRICOLTURA: “SCONGIURATO RISCHIO ENORME PER AGRICOLTORI E CONSUMATORI”

L’aranciata senza arance , in Italia, non s’ha da fare. La Commissione Politiche Europee della Camera dei Deputati ha approvato l’emendamento soppressivo dell’articolo 21, all’interno del disegno di legge Comunitaria, che abrogava la legge n. 286 del 3 aprile 1961, riguardante il requisito minimo di percentuale del 12% di succo d’arancia per produrre aranciata.

“Abbiamo riparato ad un errore madornale - ha detto il Ministro per le Politiche Agricole Luca Zaia - che non solo andava contro i consumatori, ma che sfidava qualsiasi regola di buon senso. A volte, per favorire alcuni settori, si fanno scelte improvvide dimenticando concetti elementari che invece i cittadini danno per scontati, come il fatto che per fare l’aranciata ci vogliono le arance. Abbiamo raddrizzato una stortura che avrebbe colpito un comparto importante come quello dell’agrumicoltura. Recepire in Italia la misura comunitaria sulle bevande di fantasia avrebbe significato imboccare una strada che non ci appartiene e che non condividiamo. Le aranciate senza succo d’arancia o i finti vini rosati li lasciamo ad altri. Noi siamo per le produzioni di qualità, frutto di una agricoltura vera”.

Soddisfazione per il provvedimento anche da parte di Confagricoltura, la più importante organizzazione delle imprese agricole, che ha visto accolte le richieste avanzate nei giorni scorsi, fatte proprie dal Governo e dalla Commissione.

“Si è scongiurato - ha detto Confagricoltura - un rischio per i produttori ed i consumatori. Il danno potenziale all’agrumicoltura sarebbe stato di svariate decine di milioni di euro, ed i consumatori italiani sarebbero stati indotti in inganno, credendo di acquistare bevande contenenti agrumi che in realtà avrebbero contenuto solo aromi e coloranti senza tracce di arance o limoni. Confagricoltura si attiverà ora perché, al contrario, venga aumentato il contenuto minimo di succo di arancia nelle bevande”.

Il provvedimento sarà in aula alla Camera dei Deputati il 18 maggio e dovrebbe essere licenziato il 20 maggio.

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