
C’è il paesaggio iconografico della Toscana, con le colline del Chianti Classico, gli olivi, i vigneti e i cipressi; c’è la libertà spensierata e selvaggia della giovinezza, ci sono il sesso e l’amore, e c’è un’attrice bellissima ed esordiente, Liv Tyler, che, con questo film, diventerà famosa; ma, soprattutto, c’è l’occhio geniale di Bernardo Bertolucci, uno dei più grandi registi del cinema italiano: “Io ballo da sola”, film iconico del 1995 che, quest’anno, compie 30 anni, è stato il protagonista di una proiezione speciale (sostenuta dal Consorzio Chianti Classico, territorio che, con le sue ville, tra la Siena del Medioevo e la Firenze del Rinascimento, è candidato a Patrimonio Unesco, ndr), nella cornice unica di Piazza del Campo, a Siena. Special guest l’attore Premio Oscar Jeremy Irons, uno dei protagonisti del film, insieme al produttore cinematografico Thomas Jeremy.
“Come molti inglesi, penso che la Toscana sia uno dei più bei posti dove vivere nel mondo - ha raccontato, in un’intervista a WineNews, Jeremy Irons - ci sono un bellissimo paesaggio e il clima mite, e ci sono dell’ottimo vino, dell’ottimo cibo e persino una costa. Io sono un uomo che con questo caldo ama l’acqua, e mi piace navigare. Ma anche nell’entroterra, non potrebbe esserci un posto più bello di questo, come Firenze, e specialmente Siena, che mi porto nel cuore”. E, come molti inglesi e come tutto il mondo, il grande attore britannico ha detto, infatti, di amare anche la cucina e il vino italiani, tanto che “a casa mangio cibo italiano e bevo vino italiano”, come, tra gli altri, il Chianti Classico - of course - citando come esempio di etichette come “il Badia a Coltibuono”, e aggiungendo, di amare “la pasta: adoro la aglio e olio, molto semplice, e la pasta pomodoro”. Ed anche che non è lui a cucinare, se non “ottime uova strapazzate”, ha confessato il premio Oscar come miglior attore nel 1991 per “Il mistero Von Bulow”, diretto da Barbet Schroeder e interpretato con Glenn Close, e interprete di film che hanno fatto la storia del cinema diretti da più grandi registi al mondo, e che è davvero impossibile elencare, anche solo alcuni. Ma alla domanda se nel suo futuro c’è la possibilità di girare un nuovo film in un altro territorio del vino, o, chissà, magari, ancora in Chianti Classico, Irons ci ha detto che “purtroppo essere una grande regione vinicola non è tra le ragioni per cui produttori e registi scelgono dove girare un film ...”.
La speciale proiezione di “Io ballo da sola” in Piazza del Campo, a Siena, in collaborazione con il Comune di Siena e la Fondazione Bernardo Bertolucci, è stata fatta per celebrare un film da rivedere, leggero e profondo, ispirato dallo straordinario paesaggio toscano del Chianti Classico, uno tra gli esempi più celebri di bellezza romantica (e il cui Consorzio ha donato agli attori una bottiglia celebrativa con i loro nomi), con una struggente colonna sonora ed un cast stellare. “Io ballo da sola” fu presentato in concorso al Festival di Cannes n. 49, dove ottenne una nomination alla Palma d’Oro.
“La valorizzazione di un nuovo linguaggio cinematografico rappresenta un’opportunità unica per ammirare il nostro territorio, che unisce il fascino della storia, della tradizione e della spiritualità con le sue innumerevoli chiese, abbazie e castelli. Questi percorsi invitano gli ospiti del “Terra di Siena International Film Festival” e turisti a vivere non solo il grande cinema - con anteprime nazionali e internazionali - ma anche lo straordinario paesaggio ben rappresentato da Bernardo Bertolucci in questo film”, ha spiegato Maria Pia Corbelli, ideatrice dello storico festival.
La celebrazione dell’anniversario del film ha trovato nella cornice di quella che è considerata la più bella piazza del mondo, una trionfale collocazione del grande cinema entrato a far parte della storia cinematografica. Una serata-evento, quella di ieri sera, in attesa, chiaramente, del “Terra di Siena International Film Festival” (7-11 ottobre 2025).
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