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A TORINO (24-28 SETTEMBRE)

La biodiversità come ricchezza e cultura di pace: il messaggio di “Terra Madre Salone del Gusto”

Il 2026 è l’anno in cui Slow Food festeggia 40 anni di storia e “resistenza” del cibo buono, pulito e giusto, e in cui torna il suo evento-principe

“La nostra idea di un altro mondo è costruita a partire da una parola che è il faro che guida ogni nostra azione: biodiversità”. Ed è da questa parola, fondamentale e bellissima, per il futuro del pianeta e dell’umanità, che Slow Food è stata la prima realtà al mondo che ha scelto di identificare, far conoscere e salvare non solo la biodiversità selvatica, ma anche la biodiversità domestica, cioè le varietà vegetali coltivate e le razze animali allevate, e la biodiversità culturale, ovvero i saperi che hanno permesso di trasformare vegetali, carne e latte in pani, pasta, conserve, formaggi, salumi e dolci. Lo ha fatto a partire da un lontano “Salone del Gusto”, nel 1996, presentando l’idea di progetto che è poi diventato iconico in ogni angolo del pianeta: l’Arca del Gusto, un catalogo che oggi comprende oltre 6.500 prodotti dai cinque continenti. Il suo impegno è proseguito con l’avvio dei Presìdi Slow Food, progetti che tutelano, in ogni regione d’Italia e nel mondo, i prodotti tradizionali, i piccoli produttori, le filiere più autentiche, quelle davvero sostenibili e rispettose dell’ambiente e della salute. Perché la biodiversità significa anche e soprattutto resistenza: contro la produzione standardizzata che mira soltanto al profitto, contro un’agricoltura che inquina e impoverisce il suolo, contro un allevamento che sfrutta e produce sofferenza, contro l’omologazione dei sapori e dei gusti, contro la massificazione delle abitudini, la corsa al consumo e il consumismo imperante. La biodiversità, al contrario di tutto ciò, è una straordinaria ricchezza da accogliere, da comprendere, da vivere: un antidoto alla monocoltura del pensiero e uno strumento per costruire dialogo e pace. Con questo messaggio, il 2026 sarà l’anno in cui Slow Food Italia festeggia 40 anni di storia, fondata da Carlin Petrini a Bra nel 1986, e torna “Terra Madre Salone del Gusto”, il più importante evento biennale della Chiocciola dedicato al cibo buono, pulito e giusto, all’edizione n. 16 a Torino, dal 24 al 28 settembre, da cui si diffonderà in tutto il mondo.
“Terra Madre Salone del Gusto” 2026 si terrà nel cuore di Torino - dove è promosso con Città di Torino e Regione Piemonte con il patrocinio di quattro Ministeri, Affari Esteri, Agricoltura, Ambiente e e Turismo - e sarà un’edizione celebrativa per festeggiare il compleanno n. 40 di Slow Food Italia, e per fare il punto sul lavoro più importante dell’associazione della Chiocciola: la difesa della biodiversità in tutto il mondo. Biodiversità dei cibi, dei saperi e delle culture. Un percorso che, da 40 anni, si oppone all’omologazione, alla standardizzazione, alla monocoltura e celebra la ricchezza e il valore della diversità attraverso la straordinaria rete di comunità di Terra Madre e progetti come l’Arca del Gusto e i Presìdi Slow Food.
Dedicato alle politiche del cibo e alla valorizzazione dei prodotti buoni, puliti e giusti, nei giorni scorsi, Slow Food ha svelato i primi dettagli del suo evento-principe: centinaia di appuntamenti che coinvolgeranno vie, piazze e quartieri della città, tra cui conferenze, Laboratori del Gusto e appuntamenti a tavola con cuochi e produttori, giochi sensoriali, nuovi format pensati in collaborazione con le principali realtà culturali cittadine, incontri con i mestieri legati al cibo nelle scuole e con i bambini in visita, negli orti scolastici e di comunità cittadini. Immancabile il grande Mercato di “Terra Madre Salone del Gusto” con centinaia di produttori, dall’Italia e da tutto il mondo, che hanno fatto della tutela della biodiversità e della promozione del territorio la cifra del loro lavoro.
Anche l’edizione n. 16 sarà preceduta dal “Road to Terra Madre”, un programma di eventi organizzati a Torino, in Piemonte e in 160 Paesi del mondo da migliaia di soci, volontari e simpatizzanti, che sono già all’opera per anticipare, approfondire e diffondere i temi che saranno al centro dell’evento torinese. Per arrivare, poi, a “Terra Madre Salone del Gusto” 2026 dove Slow Food - insieme ad oltre 3300 delegati da 121 Paesi (Italia inclusa), oltre 200 delegati indigeni, più di 300 delegati under 30 (tra cui 50 giovani della rete Slow Food in Italia coinvolti nel percorso di “Anteprima Terra Madre”), 300 studenti e 400 alunni dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, 207 cuochi da 52 Paesi, oltre 700 relatori, 700 espositori di cui 180 Presìdi Slow Food ed espositori internazionali da oltre 30 Paesi, ma anche oltre 50 enti ed istituzioni italiane (Ministeri e Agenzie ministeriali, regioni e agenzie regionali, comuni e città metropolitane, Gal, Ccia, associazioni di categoria e parchi e altri enti), e, a livello internazionale, 22 governi locali e oltre 40 fondazioni e organizzazioni partner - racconterà la biodiversità attraverso i suoi progetti, da quelli storici come i Presìdi Slow Food, l’Arca del Gusto e l’Alleanza Slow Food dei cuochi, a quelli più recenti come gli Orti di Comunità e le esperienze delle reti tematiche di Slow Food, Beans, Grains, Rice, Mays, e non solo, ed incontrando i produttori in arrivo da tutte le regioni italiane e da ogni continente. I giorni di Terra Madre a Torino saranno l’occasione per immergersi in una ricca biodiversità di culture, di esperienze e di popoli. Un evento all’insegna dell’incontro, dello scambio e del reciproco arricchimento, perché il cibo è un linguaggio universale che supera le frontiere e abbatte i muri, e tutte le culture alimentari sono frutto di incroci e viaggi. E la biodiversità è il punto di partenza per immaginare una società fondata sull’apertura, sulla cura del vivente, sul rispetto reciproco e la solidarietà.

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