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La Bottega del Vino di Verona, locale storico della città e “tempio enoico” per gli appassionati, è tra gli 11 ristoranti al mondo che “valgono il viaggio” e il cui “ricordo rimane per tutta la vita”, A sostenerlo è la rivista Usa “Wine Spectator”

Italia
La Bottega del Vino di Verona, tra gli 11 ristoranti del mondo che valgono da soli il viaggio per Wine Spectator

La Bottega del Vino di Verona, locale storico della città e “tempio enoico” per gli appassionati, è tra gli 11 ristoranti al mondo che da soli “valgono il viaggio” e il cui “ricordo rimane per tutta la vita”, A sostenerlo è la rivista Usa “Wine Spectator”, che cita lo storico locale veronese - unico ristorante italiano - nella sua “11 Bucket List–Worthy Restaurants from Around the Globe”. La lista delle cose da fare prima di morire, quei ristoranti che non puoi fare a meno di visitare per l’esperienza che ti sanno regalare.
Per la più diffusa rivista enoica del mondo, la “Bottega del Vino” (www.bottegavini.it) è in buona compagnia, con autentici simboli della ristorazione mondiale: Atrio in Spagna, Geranium in Danimarca, The Greenhouse in Inghilterra, Le Louis XV - Alain Ducasse a Monte Carlo, Les Amis a Singapore, Palais Coburg in Austria, Robuchon Au Dome in Cina, la Tour d’Argent in Francia, Il Gallo d’Oro in Portogallo, ed il Quay Restaurant in Australia.
Tra le motivazioni espresse da “Wine Spectator” a sostegno della scelta della “Bottega”, quelle di essere “una venerabile istituzione del vino”, per gli arredamenti d’epoca, e specialmente per la spettacolare, forse unica, carta vini, e per la sua cantina che custodisce “oltre 100.000 bottiglie”.
La Bottega del Vino - vero tempio del vino con secoli di storia alle spalle - è stata rilevata nel 2011 dalle Famiglie dell’Amarone d’Arte (Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti, Venturini e Zenato, www.amaronefamilies.it), che hanno saputo mantenere alta la reputazione del Ristorante migliorando non solo la carta vini, che oggi conta 4.500 etichette, ma anche la cucina che pur essendo sempre legata alla tradizione veneta è divenuta più moderna e raffinata.

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