La Campania del vino saluta uno dei suoi pionieri: se ne è andato, all’età di 91 anni Michele Moio, considerato il padre moderno del Falerno del Massico, grande espressione di Primitivo (come il suo Moio 57), vino che si racconta già amato dagli antichi Romani e che Moio, con la sua Cantina Moio a Mondragone, ha riportato alla luce, facendolo diventare uno dei vini più amati ed apprezzati del territorio. Una storia, quella della famiglia Moio nel vino, iniziata a cavallo tra Ottocento e Novecento, e che, sotto la guida di Michele Moio, ha vissuto un impulso decisivo a partire dal secondo Dopoguerra. Una storia che continua con le Cantine Moio, e con l’attività di uno dei figli di Michele, Luigi Moio, enologo e docente all’Università Federico II di Napoli e produttore a sua volta in Irpinia, con la cantina Quintodecimo, nonchè vice presidente Oiv (già presidente della Commissione Enologia, dal 2015 al 2018).
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