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La casa d’aste Bolaffi, insieme a Slow Food Editore, metterà all’asta ben 738 lotti per una base complessiva di 550.000 euro. Top lot una magnifica verticale di “sua Maestà” Masseto, dal 2005 al 2012 (24 bottiglie)

I più grandi dei grandi di Borgogna, Bordeaux, Piemonte, Toscana, e nomi di peso anche per i distillati: è vivace l’appuntamento che la Casa d’Aste Bolaffi ha organizzato, in collaborazione ancora una volta con Slow Food Editore, per 17 novembre (www.astebolaffi.it). Il top lot dell’intera vendita, composta da 738 lotti e con una base complessiva di 550.000 euro, è una magnifica verticale di Masseto, composta da tre bottiglie per annata, dal 2005 al 2012, conservate nelle loro casse originali e con base d’asta pari a 10.000 euro.
La sessione mattutina è dedicata alla collezione di un produttore italiano, che include alcune delle più grandi firme della Francia e del Piemonte: dai più blasonati châteaux bordolesi ai vignaioli più celebri del Barolo e Barbaresco, in particolare Giacomo Conterno e Bruno Giacosa, e più un lotto di Bartolo Mascarello. A seguire vini italiani ed esteri da cantine selezionate: tra i Bordeaux della notevole annata 2000 ci sono 12 bottiglie di Château Mouton Rothschild (base d’asta 6.500 euro), 12 di Château Lafite Rothschild (base 6.000 euro) e 12 di Château Latour (base 5.500 euro). Tra i Bourgogne, poi, dal Domaine Comte George de Vogué vi saranno due bottiglie di Musigny 1964 (base 1.400 euro), e dal Domaine Armand Rousseau un lotto di 3 Chambertin Grand Cru 1996 (base 1.300 euro). Ma è l’Italia a fare la parte del leone, con il Piemonte rappresentato da una verticale di 11 bottiglie di Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno, dal 1955 al 2011 (base d’asta 4.500 euro), mentre il vessillo della Toscana verrà tenuto alto, oltre che dal top lot, anche da una verticale di Ornellaia dal 2005 al 2010, con sei bottiglie per ciascuna annata (base 5.000 euro).
La sessione pomeridiana si aprirà poi con altre due collezioni private che includono, tra i vini di Borgogna, vari lotti provenienti dal Domaine de la Romanée-Conti, come il Romanée-Conti Grand Cru 2002 Côte de Nuits (base 5.000 euro), diversi La Tâche 2003-2005-2006 (ciascuno a partire da 1.000 euro) e, tra i Bordeaux, alcune bottiglie di Le Pin dal 1992 al 2001. Il gran finale dell’asta è dedicato ai vini liquorosi e i distillati, con un’ampia scelta di Bas Armagnac dal 1900 al 1939, inclusa una bottiglia di Bas Armagnac 1900 Legrand (base 1.100 euro). Tra i cognac sono proposte varie annate della storica maison Lheraud fino al 1953, tra cui un Grand Siècle 1914 (base 950 euro), una verticale di 16 bottiglie di Macallan Single Malt 18 Years dal 1968 al 1983 base 3.500 euro), una di Macallan Select Reserve 52 Years 1946 (base 3.500 euro) ed una di Macallan Fine & Rare 51 Years 1951 (base 4.000 euro).

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