Robert Parker Wine Advocate Symposium, Roma (175x100)
Consorzio Collio 2024 (175x100)
L’ANNUNCIO

La “Casa” del padre della cucina italiana, Artusi, cerca un ristoratore per “l’Arte di mangiar bene”

La mission è di “promuovere la cultura gastronomica del territorio, con particolare riferimento alla cucina domestica e al ricettario artusiano”

Cercasi chef nella Casa dedicata al “padre” della gastronomia italiana, Pellegrino Artusi, l’autore del capostipite dei manuali di cucina, “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene”, pietra miliare del genere, tradotto in tutto il mondo, e, ancora oggi, dopo oltre 130 anni dalla prima pubblicazione, citato ed “omnipresente” quando si parla di buon cibo. Dal 2007 a Forlimpopoli, città natale di Artusi, nel complesso monumentale della Chiesa dei Servi di Forlimpopoli, c’è “Casa Artusi”, un luogo di cultura e imperdibile per tutti coloro che vogliono approfondire la cultura artusiana e vivere l’esperienza pratica della cucina domestica. Ovviamente c’è anche un ristorante la cui mission è quella di “promuovere la cultura gastronomica del territorio, con particolare riferimento alla cucina domestica e al ricettario artusiano”, e che adesso cerca un ristoratore attraverso una manifestazione d’interesse che scade il 2 aprile. Nel menù bisognerà, ovviamente, seguire dei requisiti che rispecchiano la filosofia del posto, e quindi cucina tradizionale e domestica, oltre agli scritti di Artusi. Non a caso si richiede la presenza di un numero consistente di ricette artusiane proposte secondo stagionalità, eventi e ricorrenze. La cucina dovrà inoltre attingere le sue ricette dal manuale artusiano “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, rispettandone ingredienti e preparazioni, ed evitando qualsiasi tipo di revisione creativa. E qui non mancherà di certo la scelta, sul libro ne sono pubblicate 790 di ricette che tutto il mondo ci invidia e realizzate con le primizie della nostra agricoltura. Nel ristorante tutta la pasta fresca è fatta a mano e rigorosamente tirata al mattarello e vengono valorizzate le ricette tipiche con prodotti Dop, Igp e Presidi Slow Food delle Regioni.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli