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NELLA VALLE DEL BELÌCE

La contemporaneità non è una vetrina, ma un processo condiviso: il “modello Gibellina”

“Green Art-Titude” è il nuovo progetto di Tenute Orestiadi ed Essepiauto, che dopo il vino e l’arte, racconta il territorio con il turismo sostenibile

Tra tanti primati, il vino italiano vanta anche il legame con una delle opere d’arte contemporanea più rivoluzionarie e tra gli esempi di land art più grandi al mondo: il “Cretto” di Alberto Burri a Gibellina, simbolo della rinascita, grazie alla bellezza, della Valle del Belìce, in Sicilia, devastata dal terremoto del 1968. Il merito è di Ludovico Corrao, sindaco “visionario”, artefice del riscatto del territorio come laboratorio d’arte e luogo di incontro, dialogo e confronto tra grandi intellettuali di mondi diversi. Una rinascita, nella quale anche il vino ha un ruolo importante (come abbiamo raccontato su WineNews in uno dei nostri viaggi in Sicilia): è, infatti, nei vigneti attorno all’opera di Burri che nascono i vini delle Tenute Orestiadi (Cantine Ermes) che raccontano al mondo un territorio che ha trasformato i tempi difficili in energia. Ora, a tutto questo, si unisce anche un nuovo modello per viverlo, più lento, più consapevole, più sostenibile: si chiama “Green Art-Titude”, il nuovo progetto nato dalla collaborazione tra Tenute Orestiadi ed Essepiauto, riferimento per l’innovazione nella mobilità nella Sicilia occidentale. Un’iniziativa che guarda al futuro con un’idea chiara: promuovere un modello virtuoso di esperienza culturale e ambientale, in vista del percorso verso “Gibellina Capitale dell’Arte Contemporanea” 2026. Grazie al nuovo progetto, infatti, i percorsi enoturistici tra vigne, cantine, borghi storici e paesaggi artistici saranno fatti a bordo di veicoli elettrici e ibridi. Un modo concreto per coniugare bellezza e rispetto dell’ambiente, cultura e tecnologia.
“Green Art-Titude”, spiega Rosario Di Maria, amministratore Tenute Orestiadi, “è un gesto coerente con la nostra visione. Mettere il paesaggio, la cultura e l’ambiente al centro delle nostre azioni quotidiane è parte della nostra identità. Questo progetto non nasce per durare una stagione, ma per contribuire a una nuova idea di esperienza territoriale. È il nostro modo di accompagnare Gibellina verso il 2026, non con eventi isolati, ma con pratiche concrete e simboliche che parlano di futuro”. Al centro del progetto ci sono la sostenibilità, l’arte diffusa, l’identità agricola, la cultura materiale e immateriale del Mediterraneo.
“Il biennio 2025/2026 segnerà un epocale cambiamento per la Provincia di Trapani: sarà l’occasione per il territorio di ottenere una visibilità senza eguali e di gestire un flusso di visite incredibile, con l’opportunità di incrementare la qualità delle infrastrutture e creare un volano per l’intera Provincia - sottolinea Paolo Tedesco, alla guida di Essepiauto - in questo contesto virtuoso, Cantine Ermes ed Essepiauto hanno deciso di unire le forze, facendo leva sulle proprie caratteristiche individuali e sui punti di forza in comune, in un percorso di sostegno al territorio e alla sua Comunità, con l’obiettivo di unire e condividere conoscenze, competenze e passione”.
“Green Art-Titude” offre percorsi enogastronomici a basse emissioni, degustazioni integrate ad esperienze culturali, momenti di dialogo e confronto sui temi dell’innovazione ecologica e dell’economia della bellezza. Una nuova attitudine, insomma, che si rivolge ai viaggiatori del presente e del domani: curiosi, consapevoli, partecipi. Tenute Orestiadi ed Essepiauto rinnovano, così, il loro impegno per un modello culturale aperto, accessibile e responsabile, in cui il vino è racconto e paesaggio, la mobilità è scelta etica e la cultura è strumento di connessione tra le persone e i luoghi. E Gibellina conferma la propria vocazione alla sperimentazione e alla rigenerazione, dimostrando ancora una volta che la contemporaneità non è una vetrina, ma un processo condiviso.

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