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FUTURO SOSTENIBILE

La Coop premia i fornitori a marchio “virtuosi” nelle politiche sostenibili e nella parità di genere

Con 409 imprese (su oltre 500 fornitori) in corsa per “Coop For Future” e “Close The Gap”, il player della gdo racconta la sostenibilità a 360 gradi

La Doria, azienda di derivati del pomodoro, legumi e frutta di Angri, la Giuliano, azienda leader nella produzione di frutta e ortaggi in Puglia, la Fileni, punto di riferimento per le carni avicole, la Essity Italia, impegnata nel campo tissue casa e igiene della persona, e la società agricola cooperativa Orogel specializzata in prodotti surgelati vegetali: ecco i fornitori a marchio più “virtuosi” che si sono distinti per le politiche di sostenibilità premiati da Coop con “Coop For Future”, il riconoscimento promosso dal player della gdo che, nell’edizione n. 14, ha visto 409 grandi, medie e piccole imprese italiane - sulle oltre 500 del parco fornitori di prodotti a marchio - protagoniste volontariamente delle ispezioni dell’ente certificatore Bureau Veritas, pena l’esclusione, di una competizione “etica” che rappresenta una “radiografia” complessiva della sostenibilità in ogni sua accezione, partendo dal presupposto che molte azioni, oltre a portare ad un beneficio per l’ambiente e l’uomo, possono generare contemporaneamente un beneficio economico. “Buone azioni” per premiare le quali, nel 2022 Coop ha lanciato anche il riconoscimento “Close the Gap” per l’inclusione di genere, premiando la Euro Company, azienda con sede a Godo specializzata nella frutta secca ed essiccata.
Il premio “Coop For Future”, voluto da Coop nel 2006, prima insegna della grande distribuzione italiana, con la partecipazione di pochi fornitori a marchio pionieri, puntava allora sulla concretizzazione dei dettati del Protocollo di Kyoto focalizzandosi sulle emissioni dei gas clima alteranti, ma nel corso del tempo le tematiche si sono via via evolute con l’ampliarsi del concetto di tutela ambientale alle operazioni di miglioramento dell’efficienza energetica, alla riduzione del peso degli imballaggi e all’uso di materiali riciclati, alla presenza di numerose certificazioni tra cui quella per i prodotti biologici, e alle iniziative di razionalizzazione dei trasporti per ridurre l’impatto ambientale. Tanto che dall’inizio del progetto, si stima di avere risparmiato attraverso le azioni virtuose dei fornitori a marchio Coop 2,9 milioni di tonnellate di Co2, pari al consumo di 2,2 milioni di auto Diesel che percorrono in media 10.000 km annui.
Ai 5 premi per l’impegno nella sostenibilità verde (sono 5 le categorie merceologiche in cui si collocano i fornitori), consegnati ieri a Milano da Marco Pedroni, presidente Coop Italia e Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori-Coop), e Maura Latini, ad Coop Italia, con l’intervento dell’astrofisico Tommaso Ghidini, capo Ingegneria Strutturale dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) con lo speech esistenziale-filosofico “Andare oltre”, una riflessione su come l’umanità possa innovare se stessa trasferendo la propria vita anche su altri pianeti, nel 2022 si è aggiunto il riconoscimento relativo all’etica e alla parità di genere legato alla campagna Coop “Close The Gap. Riduciamo le differenze”. A riceverlo, la Euro Company, certificata da enti terzi per la parità di genere e pioniera nell’equa distribuzione del compito di genitorialità concedendo ai suoi neo-papà un periodo di congedo parentale più esteso rispetto al disposto di legge. Inoltre tiene corsi sull’inclusione e la violenza di genere ai suoi dipendenti, ha procedure che tutelano chi denuncia illeciti verso i dipendenti e in particolare verso le donne e inserisce tra i valori aziendali diversità, equità ed inclusione. E in relazione alla parità di genere e alla leadership femminile il valore medio ottenuto dalle aziende partecipanti è stato il 22,7% rispetto al massimo ottenibile, con punte di eccellenza che arrivano ad ottenere il 53,2% a conferma di una buona sensibilità sulla tematica ma con ancora con tanta strada da percorrere.
Novità del 2022 anche i due Comitati Scientifici chiamati a valutare i criteri e i risultati emersi dal confronto con le aziende, con personalità come Carlo Alberto Pratesi, professore ordinario di Marketing, innovazione e sostenibilità all’Università Roma Tre, Simone Molteni, direttore scientifico di Lifegate, e Angelo Mastrandrea, giornalista de “il Manifesto-Extraterrestre” e “Internazionale”, per “Coop for Future”, e da Maurizia Iachino, fondatrice e presidente dell’Associazione Fuori Quota, per la parità di genere nelle società quotate, a Vera Gheno, sociolinguista specializzata in comunicazione digitale, e Andrea Notarnicola del Comitato Global Inclusion, per “Close the Gap”.

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