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LA CORTE DI GIUSTIZIA UE GIUDICA “IDONEO E NON DISCRIMINATORIO” IL REGOLAMENTO 1788/2003 SULLE QUOTE LATTE. CONFAGRICOLTURA: “INTERPRETAZIONE CHIARA, CHE PERMETTE DI CHIUDERE I RICORSI CHI VUOLE ELUDERE GLI OBBLIGHI DELLA NORMATIVA EUROPEA”

“La sentenza della Corte di Giustizia europea sulle quote latte - nella richiesta d’interpretazione formulata dal Tribunale di Padova a fronte di un ricorso presentato da alcuni produttori - avvalora una volta di più quanto da sempre sostenuto da Confagricoltura in merito all’applicazione del prelievo latte”. Così l’organizzazione delle imprese agricole italiane ha commentato la sentenza della Corte di Giustizia Ue, che ha confermato la validità del regolamento relativo al prelievo supplementare sulle quote-latte, che è stato inoltre giudicato non discriminatorio.

Il Tribunale di Padova aveva chiesto alla Corte se il regolamento fosse conforme ai principi della Politica Agricola Comunitaria (Pac) dal punto di vista della proporzionalità e della non discriminazione, in seguito al ricorso presentato da alcune aziende produttrici di latte socie della Cooperativa Milka, incaricata, in qualità di “primo acquirente”, di riscuotere il prelievo.

Le aziende avevano contestato, dinanzi al Tribunale di Padova, gli importi del prelievo, mettendo in discussione la validità del regolamento, e il criterio di riparto tra gli Stati membri del quantitativo globale garantito complessivamente per la Comunità Europea (e più specificamente, l’applicazione di tale criterio alla Repubblica italiana).

Secondo Confagricoltura, “la Corte di Giustizia, nel giudicare idoneo il regolamento n. 1788/2003 al perseguimento dell’obiettivo della stabilizzazione dei mercati, evidenzia la strumentalità di una iniziativa tesa ad eludere il rispetto di obbligazioni previste dalla regolamentazione europea.

La sentenza della Corte - sottolinea infine Confagricoltura - consentirà ora, e non solo, al Tribunale di Padova, di avviare verso l’inevitabile conclusione i procedimenti ancora pendenti in materia”.

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