“La cosa che mi piace di più del vino è che mi rende felice. La cosa più bella di produrlo è vedere il sorriso che illumina il volto di chi lo beve. Una bottiglia di vino è come una magica canzone che porta un “message in a bottle””. Così a WineNews il cantante e produttore Sting, che dal palco di Sanremo, nei giorni scorsi, ha calcato quello della Fortezza da Basso di Firenze, per il brindisi inaugurale delle “Anteprime di Toscana” (www.anteprimetoscane.it).
Nella doppia vesta di artista e “vigneron”, si è prima esibito nel suo grande classico, “Message in a bottle”, in un format ormai rodato (che lo ha visto protagonista negli anni passati prima a Opera Wine di Vinitaly e poi a ProWein), poi ha fatto visita ai 16 Consorzi presenti all’Anteprima, assaggiandone i vini, e poi ha fatto degustare le sue etichette de Il Palagio, insieme alla moglie Trudie Styler, all’amico e cantante Shaggy. Il primo atto di una settimana che, tra Chianti, Chianti Classico, Vernaccia di San Gimignano e Nobile di Montepulciano, si chiuderà ancora con Sting protagonista: sarà lui, infatti, come noto, a firmare la formella che fissa il rating della vendemmia 2017, a “4 stelle”, del Brunello di Montalcino, che sarà affissa al Palazzo Comunale di Montalcino, il 17 febbraio, dallo stesso Sting. Che nella sua poliedrica vita, è stato anche insegnante di disegno.
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