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“LA DICHIARAZIONE DEL G8/AGRICOLTURA AMMETTE IL FALLIMENTO”. LO DICE L’AIAB

“Il G8/Agricoltura ha prodotto una dichiarazione finale che non solo ammette i suoi stessi fallimenti nel passato, ma prevede un futuro pieno di contraddizioni. Il G8 non sarà mai capace di alleviare la fame nel mondo prendendo decisioni a porte chiuse, in assenza dei principali attori del dibattito globale sull’agricoltura: i milioni di contadini e agricoltori familiari, donne e uomini, che popolano il mondo”. Lo sottolinea, in una nota l’Aiab (Associazione Italiana per l’agricoltura biologica), che aggiunge come “l’affermazione del G8, secondo cui gli agricoltori devono essere i principali protagonisti” suona particolarmente vuota dato che il summit è stato esplicitamente programmato per limitare l’accesso delle organizzazioni agricole e ridurre la loro visibilità”.

Il testo finale prodotto dal G8 èestremamente contraddittorio: riconosce il ruolo dei produttori di cibo e la crisi che colpisce le aree rurali, ma fallisce nel definire una reale strategia per alleviare questa crisi”.

L’Aiab - Associazione Italiana per l’agricoltura biologica, è un’associazione culturale che ha lo scopo di promuovere l’agricoltura biologica, l’eco-sviluppo rurale e l’alimentazione naturale; associa sia produttori agricoli, che tecnici, consumatori ed associazioni ecologiste e di consumatori. Aiab è l’associazione più rappresentativa nel settore del biologico con oltre 14.000 soci, 16 associazioni eegionali e sportelli informativi in diverse regione d’Italia. Dal 1992 opera come organismo nazionale di controllo e certificazione delle produzioni biologiche ai sensi del regolamento Cee 2092/91. Nel 2000 Aiab insieme con Anab, Acu, Banca Etica, Demeter ha dato vita ad Icea, Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale, al quale ha trasferito il suo sistema di controllo e certificazione.

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