Con 27.000 ettari di vigneto tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e provincia di Trento, la Doc delle Venezie è la più grande denominazione bianchista d’Italia, capace di produrre 230 milioni di bottiglie ogni anno (nel 2024 +3% nel volume imbottigliato sul 2023, per oltre 1,7 milioni di ettolitri confezionati), con una filiera fatta da 6.141 viticoltori, 575 aziende di vinificazione e 371 aziende di imbottigliamento, e capace, da sola, di rappresentare oggi l’85% del Pinot Grigio italiano ed il 43% di quello mondiale. Una denominazione che ora vede salire alla guida Luca Rigotti (già presidente Mezzacorona, del settore vino di Confcooperative in Italia e del Copa-Cogega in Europa, ndr), che succede alla presidenza ad Albino Armani. Così ha stabilito l’assemblea dei soci del Consorzio di Tutela Doc delle Venezie, ieri alla Cantina Colli Berici di Lonigo, dove sono state inoltre approvate le linee programmatiche che guideranno l’attività consortile nel prossimo triennio 2025-2028.
“Ringrazio i consiglieri per la fiducia accordatami nell’affidarmi la guida del Consorzio di tutela” - ha dichiarato il neo presidente Luca Rigotti, affiancato dai vicepresidenti Christian Scrinzi (Collis Veneto Wine Group) e Flavio Bellomo (Cantina di Conegliano, Vittorio Veneto e Casarsa) - lavoreremo con determinazione in continuità con l’efficace attività portata avanti con lungimiranza ed equilibrio dal precedente Consiglio di amministrazione e dal presidente Armani, che ringrazio sentitamente per il suo prezioso servizio al Consorzio in questi anni “fondativi” di grande impegno. Il nostro obiettivo primario sarà quello di consolidare e rafforzare il posizionamento ed il valore territoriale ed economico del Pinot Grigio Doc Delle Venezie, che si è confermato il vino fermo italiano più venduto al mondo. Continueremo a promuovere e mettere in atto misure di gestione del potenziale produttivo, che negli ultimi anni hanno garantito una crescita significativa della denominazione sui mercati. Oggi, più che mai, è fondamentale saper rispondere con capacità di innovazione, di programmazione e di dinamismo ai cambiamenti in atto: i nuovi modelli di consumo, la sostenibilità ambientale, economica e sociale, il consolidamento dei mercati, e i cambiamenti climatici, tematiche della massima priorità che saranno al centro della nostra azione”.
Gli obiettivi del nuovo mandato sono chiari, a partire dal rafforzamento della gestione unitaria della più estesa denominazione d’origine del Paese, che si conferma oggi un pilastro per la stabilità della filiera produttiva interregionale, nonché riferimento assoluto per la varietà Pinot Grigio a livello globale. “Un risultato che premia l’impegno sulla qualità e sul sistema di certificazione che è stato suggellato con il contrassegno di Stato applicato su ogni bottiglia di Pinot Grigio Doc Delle Venezie, concreta dimostrazione di eccellenza e valorizzazione di uno dei prodotti iconici della viticoltura italiana, simbolo del made in Italy nel mondo”, spiega il Consorzio.
“Ringrazio i Consigli di amministrazione che ho avuto l’onore di presiedere in questi anni - ha dichiarato il past president Albino Armani - in un percorso impegnativo, ma proficuo, per il sistema Pinot Grigio, che si è dimostrato e si dimostra un caso virtuoso di coordinamento e di lungimirante amministrazione della denominazione. Auguro buon lavoro al nuovo presidente Luca Rigotti, consapevole del grande contributo che potrà apportare per la crescita della Doc Delle Venezie”.
Il nuovo corso del Consorzio guarda dunque al futuro con una visione chiara: valorizzare il Pinot Grigio Doc Delle Venezie come espressione autentica del territorio, puntando su qualità, certificazione, sostenibilità, innovazione e cultura del vino, con l’obiettivo di incrementare ulteriormente la presenza del Pinot Grigio su tutti i mercati mondiali.
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