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La Francia investe sull’enoturismo, con un fondo nazionale annunciato dal Ministro per gli Affari Esteri di Francia, Laurent Fabius. Per potenziare anche quello su Bordeaux, che ospiterà Vinexpo (14-18 giugno), con focus anche su logistica e digitale

“Il turismo è un tesoro nazionale, ed il vino è importante per attirare visitatori stranieri nelle nostre bellissime regioni viticole, che sono ancora meno visitate di quanto potrebbero”: parole, riportate dall’Associated Press (Ap), del Ministro per gli Affari Esteri di Francia, Laurent Fabius, che ha annunciato la creazione di un fondo controllato dallo Stato per finanziare, tra le altre cose, l’enoturismo di alta gamma, oltre che tutta una serie di misure (dalla semplificazione delle procedure per il rilascio dei visti ad investimenti in infrastrutture e così via), per raggiungere i 100 milioni di turisti stranieri, nel Paese, entro il 2020, sugli 84 milioni di ora (e, a proposito di vino e stranieri in Francia, emerge che, nonostante il clamore mediatico sui tanti Chateaux passati di mano negli ultimi tempi, soprattutto ad investitori asiatici, emerge solo l’1,98% degli ettari del “vigneto Francia”, secondo i dati di “Vinea Transaction”, sono di proprietà straniera, di cui il 22% a firma inglese, ed il 21% cinese). Un percorso che passa, secondo Fabius, anche dallo sviluppo ulteriore di Regioni come la Champagne, la Borgogna, la Languedoc, la Valle del Rodano e, ovviamente, da Bordeaux, che sarà sotto i riflettori nei prossimi giorni con Vinexpo, il più importante evento internazionale del vino (14-18 giugno, www.vinexpo.com) che, per la prima volta nella storia, sarà aperto dal Presidente della Repubblica, Francois Hollande. E dove, oltre ai vini di Francia, saranno protagonisti quelli d’Italia, secondo Paese espositore, e di tutto il mondo, con tante degustazioni e conferenze.
Sotto i riflettori, in particolare, ci saranno mercati consolidati ma da capire meglio per crescere ancora, come gli Usa, paese d’onore dell’edizione 2015 anche grazie alla partnership tra la rivista americana “Wine Spectator” e Vinexpo (il 16 giugno), e quelli nuovi come l’Africa, di cui si parlerà il 17 giugno, ma si parlerà anche di Asia e d’Europa, e di aspetti solitamente fuori dalla luci della ribalta. Come la logistica, fondamentale per un mercato enoico sempre più globalizzato, con la prima partecipazione di “Haropa” (www.haropaports.com), alleanza dei porti di Parigi, Rouen e Le Havre, capace di movimentare oltre 1 miliardo di bottiglie di vino all’anno, e che sarà grande protagonista della nuova area di Vinexpo dedicata al settore. O come l’innovazione ditale applicata al vino con “#DigiZone”, concept fisico e virtuale che permette a tutti i blogger di scambiare la loro opinione anche con tutta la filiera vini & distillati su argomenti collegati al vino e alle nuove tecnologie. Dove grande protagonista (il 16 e 17 giugno), sarà, tra gli altri, il “Wine StartUps”, network nato nel 2013, proprio a Vinexpo (www.innovin.fr), e guidato tra gli altri dall’acceleratore “33entrepreneurs”, e da cui, in due anni, sono nate 13 realtà di successo che lavorano nella personalizzazione di bottiglie, nel commercio, nell’enoturismo e nella gestione dei big data per l’industria enoica.
Ma la #DigiZone sarà anche spazio di lavoro riservato ai portatori del “pass blogger” e da uno spazio conferenze aperto a tutti, “luogo ludico ed interattivo per scambiare le idee. Diversi relatori vi terranno conferenze e degustazioni brevi (tra i 15 ed i 20 minuti al massimo).
Da segnare in agenda: Dominique Laporte che presenterà la sua selezione di tutte le ultime applicazioni dell’universo del vino; Wine Mosaic, che proporrà degustazioni di vini provenienti da vitigni originali; Arnaud Daphy/Vinocamp presenterà l’ecosistema vino-digitale in Francia: Blogger, start-up, e-commerce, app. Greg Lambrecht (Coravin) terrà una conferenza sui social media e il management di crisi. Il dj Frédéric Beneix (Wine4Melomanes.com) e la Grenache Association proporrà il binomio accordi musicali e vino; Ryan Opaz consegnerà i “Born Digital Wine Awards”; Matt Dickinson parlerà dei “do’s e and dont’s” del vino; i Napa Valley Vintners organizzeranno un Taste N’ Tweet (3 vins NVV); Fabien Lainé e André Ribeirinho presenteranno il progetto Smart Wine Glass. Per un vino che è sapore, gusto, colore, territorio ma anche innovazione.

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