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La Gazzetta Del Sud

Vendemmia “a due facce”: meno quantità, ma buona la qualità. Sarà ricordata per il maltempo e la bassa produzione: bene Sicilia e Sardegna ... La vendemmia 2002 sarà ricordata per il maltempo e la bassa produzione, anche se in alcune aree non mancheranno le sorprese almeno in termini di qualità. Lo rileva un'indagine di Winenews, precisando che la vendemmia 2002 è a due facce: ci sono infatti da un lato i produttori che esultano e dall'altro quelli che masticano amaro. «Il 2002 – afferma il presidente dell'Unione italiana vini, Ezio Rivella – sarà ricordato come l'annata più magra degli ultimi 10 anni, con una produzione che, secondo le nostre stime, si attesterà intorno ai 49 milioni di ettolitri (-5% sul 2001). A determinare questo risultato sono state sia le avverse condizioni meteorologiche, maltempo al Nord e siccità al Sud, sia problemi di malattie nei vigneti». «Questa vendemmia – sostiene invece l'agronomo Leonardo Valenti – avrà una qualità media ma con punte di eccellenza, che dipenderanno, oltre che dalle condizioni climatiche nei diversi territori, anche dalla capacità delle aziende di selezionare le uve. I vini del 2002? Forse poco strutturati, ma senz'altro eleganti». Le vere trionfatrici della vendemmia 2002, secondo l'enologo Giacomo Tachis, saranno le Isole: «Un ottimo raccolto in Sicilia e Sardegna – spiega – dove, a fronte di una diminuzione della quantità prodotta (20-30% in meno rispetto al 2001), si riscontra una qualità eccezionale, la migliore degli ultimi 10 anni, specialmente per i vini rossi». In Piemonte, la vendemmia sembra più indietro rispetto al resto dell'Italia. A giorni dovrebbe partire la raccolta di uve nebbiolo da barbaresco, e dopo qualche giorno con le uve nebbiolo da Barolo. «A causa dei danni provocati dal maltempo – afferma Ernesto Abbona della cantina Marchesi di Barolo – i consorzi del Barolo e del Barbaresco, insieme a tutte le associazioni di categoria, hanno deciso di attuare una politica di riduzione delle rese per ettaro (soglia minima 20% ma fino al 70% nelle zone colpite dalla grandine). In Friuli Venezia Giulia: per il Collio il quadro è positivo. «Abbiamo avuto la fortuna di avere belle giornate di sole dal 20 agosto in poi – spiega Ornella Venica della Venica & Venica – questo ha permesso alle uve di raggiungere una buona maturazione ed una perfetta sanità. La quantità delle uve raccolte è diminuita del 20%, ma la qualità è decisamente buona».

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