La griffe dell’Amarone della Valpolicella Masi, con la sua Fondazione, si tinge di noir sostenendo la produzione del film indipendente “L’Ultimo Desiderio”, diretto dal veneziano Antonio Padovan e con l’inconfondibile Giuseppe Battiston

Quando la settima arte diventa “di territorio”: è, in un certo senso, un film a “filiera corta” quello che la Fondazione Masi ha deciso di sostenere economicamente, dato che “L’Ultimo Desiderio” sarà tratto da “Finché c’è Prosecco c’è speranza” (Marcos y Marcos), del trevigiano Fulvio Ervas e verrà prodotto dal veronese Nicola Fedrigoni (K+), oltre che diretto dal giovane e talentuoso regista veneziano Antonio Padovan. Inoltre nel ruolo principale, quello del commissario Stucky, ci sarà Giuseppe Battiston, già premiato dalla Fondazione della griffe dell’Amarone nel 2011 con il “Premio Masi Civiltà Veneta” (www.fondazionemasi.com).
Ambientato nelle colline di Conegliano e Valdobbiadene, il film (in uscita nel 2017, ndr) racconterà il conflitto tra l’avidità e il rispetto della qualità e del territorio, percorrendo i luoghi più significativi e affascinanti del Prosecco e della terra veneta attraverso le bollicine italiane più famose al mondo. Inoltre, le Cantine Masi sono state scelte per ambientare una delle scene del film: il protagonista, il Conte Desiderio Ancillotto (interpretato dall’attore Rade Serbedzija), comparirà nel film anche in veste di vincitore del Premio Internazionale Masi “Civiltà del Vino”, nell’atto di firmare la famosa botte di Amarone simbolo del premio.
“L’adesione all’iniziativa da parte della Fondazione”, ha commentato Isabella Bossi Fedrigotti, presidente Fondazione Masi, “è stata dettata dall’affinità di questo progetto con i propri obiettivi, la promozione del territorio, del patrimonio culturale e delle grandi capacità dell’ingegno e produttive delle Venezie. Se aggiungiamo che si tratta di un film ispirato, prodotto, girato e interpretato da veneti in Veneto si presenta come l’occasione giusta per sostenere il cinema indipendente di giovani artisti e valorizzare l’immagine della nostra terra nel mondo”.