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ACQUISIZIONE

La Guido Berlucchi investe in Oltrepò e punta forte sul Pinot Nero di Vigna Olcru

Paolo Ziliani, alla guida della griffe del Franciacorta: “l’obiettivo è la qualità, in un territorio dalle grandi potenzialità”

Dalla Franciacorta, territorio d’elezione delle bollicine metodo classico, all’Oltrepò Pavese, storica porta d’accesso del Pinot Nero nel Belpaese: la Guido Berlucchi, griffe franciacortina fondata nel 1961 e guidata dalla famiglia Ziliani, amplia il proprio raggio d’azione con l’acquisizione di Vigne Olcru, boutique winery a Santa Maria La Versa che si estende su 8 ettari vitati, perlopiù a Pinot Nero, il resto a Chardonnay e Moscato Bianco, dalla famiglia Brambilla. Vigne Olcru, così, si affianca alle altre aziende del Gruppo della Famiglia Ziliani, che include, oltre all’ammiraglia Guido Berlucchi e alla boutique winery Antica Fratta in Franciacorta, la Tenuta Caccia al Piano a Bolgheri, anch’essa “laboratorio” per sperimentazioni di sparkling, con il CaP Rosè. 

L’Oltrepò è un territorio che può regalare una qualità altissima, ci sono 3.000 ettari impiantati a Pinot Nero, che qui ha la sua zona d’elezione. Vogliamo divertirci e cimentarci nella produzione di bollicine da Pinot Nero in Oltrepò, con un obiettivo estremamente qualitativo, partendo dal nostro know how e dalla nostra credibilità, attraverso cui pensiamo di poter dare un contributo positivo a tutto il territorio”, commenta, a WineNews, Paolo Ziliani, presidente della Guido Berlucchi. “Tra le valutazioni che abbiamo fatto ci sono anche gli aspetti geografici e climatici: si tratta i un territorio vicino alla Franciacorta, ma con caratteristiche ed altitudini assai diverse, perché nell’Alta Valle della Versa si arriva anche sopra ai 600 metri di altitudine, ed è lì che puntiamo a crescere ulteriormente, cercando di acquisire qualche altro vigneto. Inizieremo con un rosé, anche perché è una categoria in crescita, e l’azienda manterrà sempre una sua identità rispetto alla Guido Berlucchi. È un’acquisizione chiusa in tempi relativamente brevi, perché per noi era molto importante - conclude Paolo Berlucchi - poter gestire direttamente noi quest’annata e la vendemmia alle porte, che abbiamo già iniziato ad organizzare da un paio di mesi, così come tutte le altre fasi della produzione, per come noi vogliamo che sia. Per questo, abbiamo firmato un accordo per cui, pur non essendo ancora arrivato il closing, siamo in toto responsabili della gestione di quest’annata: la 2023 sarà l’anno zero della nostra gestione”. 

“Non potevamo trovare partner migliore che la Famiglia Ziliani, per la chiusura di questo deal”, aggiungono Massimiliano e Matteo Brambilla. “Abbiamo la certezza e l’entusiasmo di sapere che la nostra azienda sarà in mani sicure, che il suo cammino futuro e quello di tutto il territorio sarà verso l’eccellenza, per portare l’Oltrepò e le sue produzioni al livello di apprezzamento internazionale che gli spettano”.

Il deal è stato definito grazie al supporto professionale dello Studio Cossu & Associati, nelle persone del dottore Leonardo Cossu e dottore Riccardo Sandrini e del commercialista Piernatale Andreoni, e di Teamwork. L’operazione è stata perfezionata grazie al supporto di Colline e Oltre spa, newco di Intesa Sanpaolo e Fondazione Banca del Monte di Lombardia, per realizzare interventi congiunti di rilancio e qualificazione del settore vitivinicolo ed enogastronomico e di valorizzazione del territorio dell’Oltrepò Pavese.

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