La terza manovra del Governo Meloni è legge. L’Aula del Senato ha confermato, il 28 dicembre, la fiducia all’esecutivo e approvato la legge di bilancio con 112 sì, 67 no e un astenuto. Tra misure fiscali, bonus familiari e risorse destinate alla Sanità, spazio è stato concesso anche all’agricoltura: il Parlamento ha dato, infatti, il via libera a interventi strategici per sostenere il settore primario, rafforzare le filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, e tutelare famiglie e imprese italiane. Un contributo che vale 690 milioni di euro.
“Con questa manovra guardiamo ancora una volta al futuro della nostra Nazione, investendo nelle eccellenze italiane e affrontando con pragmatismo e serietà le sfide del comparto - ha dichiarato Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura - lo abbiamo fatto fin dall’inizio del nostro mandato, destinando all’agricoltura e alla pesca risorse e attenzione mai viste prima. Mai nessun Governo aveva dato così tanto impulso al settore primario. Per noi, l’agricoltura e la produzione sono centrali: rappresentano una fonte di ricchezza per l’Italia e uno strumento fondamentale per promuovere equità sociale”.
Tra i provvedimenti più significativi, le misure destinate alle fasce più deboli, tra cui il rifinanziamento per 500 milioni di euro della “Carta dedicata a te”, destinata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità per i nuclei familiari con Isee inferiore a 15.000 euro, e lo stanziamento di 50 milioni per il Fondo indigenti del Ministero dell’Agricoltura, che diventa strutturale a partire dal 2025: “un aiuto concreto alle famiglie con redditi più bassi e un sostegno continuativo garantito a chi è in difficoltà”, ha spiegato Lollobrigida.
La manovra, poi, entra più nello specifico con la predisposizione di fondi atti a intervenire direttamente sulle emergenze che il comparto si trova, e si è trovato, ad affrontare. Come la brucellosi, malattia infettiva provocata dai batteri del genere Brucella e che l’uomo può contrarre entrando in contatto con animali o prodotti di origine animale, per cui sono stati stanziati 1,5 milioni di euro destinati al Centro di referenza nazionale affinché vengano svolte indagini epidemiologiche e processi diagnostici aggiuntivi. C’è anche un contributo a fondo perduto di 10 milioni di euro per i danni subiti dalle imprese zootecniche in conseguenza dell’abbattimento di ovini affetti dalla malattia della Lingua blu, e il rifinanziamento per 15 milioni di euro del Fondo di solidarietà nazionale per sostenere le aziende agricole che sottoscrivono polizze assicurative finanziabili esclusivamente da risorse di intervento nazionale.
“Particolare attenzione è stata riservata al Mezzogiorno, con il rinnovo delle agevolazioni per le Zone economiche speciali, essenziali per favorire investimenti e crescita nel Sud Italia”, ha aggiunto il Ministro facendo riferimento all’estensione e all’incremento di finanziamento - per un totale di 50 milioni di euro - del credito d’imposta per le aziende della produzione primaria di prodotti agricoli, delle foreste, della pesca e dell’acquacoltura che effettuano, tra il 1 gennaio e il 15 novembre 2025, investimenti in beni strumentali destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella Zes unica del Mezzogiorno. Il Ministero dell’Agricoltura sarà autorizzato ad adempiere agli obblighi di registrazione degli aiuti relativi al credito d’imposta per gli investimenti nel Sud. Confermato inoltre il taglio delle tasse sulla birra con una riduzione del 50% delle accise per i microbirrifici a decorrere dal 2025.
Sostegno anche alla ricerca con 9 milioni di euro che andranno a finanziare le attività di ricerca del Crea finalizzate alle sperimentazioni con Tecniche di editing genomico (Tea) mediante mutagenesi sito-diretta o di cisgenesi a fini sperimentali e scientifici. E ancora: 3 milioni di euro al progetto Agrivita per lo sviluppo di tecnologie digitali per la meccatronica in agricoltura e la modellizzazione dei sistemi agroalimentari, e altri 9 milioni per la prosecuzione del progetto Leo Livestock Environment Open-Data con l’obiettivo di assicurare la disponibilità dei dati di natura produttiva, riproduttiva, benessere animale, qualitativo, fisiologico e sanitario.
Non solo agricoltura, nella legge di bilancio sono previste misure anche per i pescatori come l’indennità “fermo pesca”: 30 milioni di euro di sostegno al reddito dei lavoratori del settore sia in caso di fermo pesca obbligatorio che non obbligatorio. E, poi, l’aumento di 2,25 milioni della dotazione finanziaria del Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura.
Un occhio di riguardo anche per le imprese sementiere nei territori alluvionati, con l’Ismea che sarà autorizzata a rilasciare garanzie per finanziamenti a breve, medio e lungo termine, fino al 30 aprile 2025, a favore di quelle attività colpite dagli eventi alluvionali del 2023. Prevista l’istituzione di un Organismo di composizione delle situazioni debitorie connesse al regime delle quote latte e l’ottimizzazione delle risorse Feasr, Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: nello specifico, per ridurre il rischio di perdita dei fondi comunitari, le risorse nazionali liberate a seguito della richiesta di aumento del cofinanziamento comunitario per i Psr 2014-2022 restano assegnate alle regioni con la possibilità di essere riallocate nell’attuale programmazione 2023-2027.
Infine, per quanto riguarda i periodi di apertura e chiusura della caccia, viene inserito un termine di 30 giorni dalla pubblicazione dei calendari per l’impugnazione presso il giudice amministrativo. In maniera tale che, in caso di accoglimento della domanda cautelare presso il Tar, sino alla pubblicazione delle motivazioni della sentenza, l’attività venatoria è comunque consentita all’interno del perimetro dell’ultimo calendario legittimamente approvato. Fondi per 10 milioni di euro anche all’ippica: 7 milioni per l’ammodernamento e l’adeguamento degli ippodromi e 3 milioni per incrementare la dotazione dei montepremi delle corse.
Una manovra di “serietà, concretezza e interventi mirati - ha sottolineato Lollobrigida - confermando la nostra azione senza sprechi anche in questa legge di bilancio: rafforzare la competitività delle filiere italiane e il nostro modello agroalimentare, ribadire la centralità dell’agricoltore, primo bio-regolatore del pianeta, e valorizzare le eccellenze del territorio”.
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