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CUCINA TRADIZIONALE

La miglior ricetta della cucina di campagna? Goulash di vitello con polenta rustica e frant

Ad eleggere il piatto tipico friulano, il Campionato di cucina contadina (Agrietour). La cucina di campagna traina il turismo in agriturismo
AGRIETOUR, CUCINA TIPICA, FRIULI, GOULASCH, Non Solo Vino
Il Goulash di vitello con polenta rustica e frant friulano

Il suo ingrediente principale è la carne di vitello grigio, allevato con fieno, farine di cereali, senza svezzamento, accompagnato da una polenta rustica fatta con semi di mais antichi, ed ai quali si abbina il Frant: frantumazione di esclusivi formaggi di malga di varie annate, lavorati e uniti dalla panna, speziati con pepe. Ecco la ricetta del Goulash di vitello con polenta rustica e frant, piatto tipicamente friulano proposto dall’azienda agricola Cortivo Pancotto di Caneva, eletto miglior ricetta della cucina di campagna al Campionato di Cucina Contadina, nei giorni scorsi ad Arezzo, in Agrietour, il salone dell’agriturismo italiano. Dove è emerso che anche la cucina di campagna a trainare il turismo italiano, con un agriturismo su due che offre il servizio di ristorazione, ed i turisti che cercano sempre di più la genuinità dei prodotti enogastronomici. Al secondo posto, la Pastiera di Farro cucinata dall’agriturismo Collina di Roseto di Benevento, al terzo le Sagne e fascior con cannellini di Atina Dop, pecorino di picinisco Dop e cotiche, una proposta dell’agriturismo Il Fascinaro di Casalvieri (Frosinone). Menzione speciale, per il Pollo in tecia con fagioli in umido e polentina cucinato dall’agriturismo Villa Corona di Vicenza, un piatto tipico vicentino servito nelle campagne il 2 agosto per la Festa degli Uomini.
Secondo i dati diffusi da AgrieTour nel 2017 le aziende agrituristiche autorizzate alla ristorazione (o agriristori) sono 11.407 (+0,7% sul 2016), pari al 48,7% degli agriturismi italiani; esse dispongono di 441.771 posti a sedere (-0,5%). Al pari delle altre tipologie agrituristiche, anche la ristorazione è nel complesso più presente nelle Regioni Centro-meridionali, dove è localizzato il 56,3% delle aziende ristoratrici. Gli agriristori aumentano maggiormente nel Centro (+4,6%) e di poco nel Nord (+0,2%), mentre diminuiscono nel Mezzogiorno (-1,9%).
Un agriristoro può offrire contemporaneamente servizi di alloggio, degustazione e altre attività. Il 13,5% delle aziende è autorizzato unicamente alla ristorazione, il 72,1% offre anche servizio di alloggio, il 30,4% abbina la ristorazione con la degustazione e il 58,2% completa l’offerta con l’esercizio di altre attività (equitazione, escursionismo, sport, corsi). La degustazione consiste in un assaggio di prodotti alimentari che non assume le caratteristiche proprie di un pasto. Si tratta, generalmente, di un arricchimento dell’offerta aziendale, che si inserisce nel circuito di ristorazione-alloggio mediante il consumo in loco di prodotti alimentari di origine aziendale. Nel 2017 le aziende autorizzate alla degustazione sono 4.849 e rappresentano il 20,7% degli agriturismi in complesso. Sul 2016 si registra un aumento del 4,2% a livello nazionale, sintesi di una crescita del 10,3% nel Mezzogiorno, del 4,1% nel Centro e dello 0,6% nel Nord. A livello regionale, gli aumenti più consistenti si rilevano nel Lazio e in Sardegna (rispettivamente +56 e +55 unità), mentre la contrazione maggiore si registra in Veneto (-42 unità). Tra le aziende che offrono degustazione, 115 unità (2,4%) sono autorizzate alla sola degustazione, 3.467 (77,1%) associano anche l’ospitalità, 3.738 (71,5%) combinano la degustazione con la ristorazione e 3.295 (68%) completano l’offerta con l’esercizio di altre attività.

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